Enhertu in monoterapia nel trattamento dei pazienti adulti con cancro della mammella HER2- positivo non-resecabile o metastatico, che hanno ricevuto uno o più precedenti regimi a base di anti- HER2
Lo studio registrativo a supporto di Enhertu ( Trastuzumab deruxtecan; T-DXd ) in questa indicazione è DESTINY-Breast03, uno studio randomizzato 1 a 1, a due bracci, multicentrico, in aperto, controllato versus Trastuzumab emtansine ( Kadcyla; T-DM1 ).
La randomizzazione è stata stratificata per le seguenti caratteristiche: status recettori ormonali ( positivo o negativo ), precedente trattamento con Pertuzumab, storia di metastasi viscerali.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione di malattia ( PFS ), definita come il tempo che intercorre tra la data di randomizzazione e la prima documentazione oggettiva della progressione radiografica della malattia o morte.
L’endpoint secondario chiave era la sopravvivenza globale ( OS ), definita come il tempo
dalla randomizzazione alla data di morte per qualsiasi causa.
I dati aggiornati al cut off del 25 luglio 2022 hanno mostrato una durata mediana del trattamento di
18,23 mesi ( range 0,7-44,0 ) per il gruppo in trattamento con T-DXd e di 6,9 mesi ( range 0,7-39,3 ) per il gruppo di trattamento con T-DM1.
72 pazienti nel braccio di T-DXd sono deceduti ( 27,6% del totale ), contro i 97 nel braccio di T-DM1 (36,9% del totale).
L’hazard ratio [ HR ] ( IC 95% ) per la sopravvivenza globale risulta essere di 0,64 ( 0,47-0,87 ) con p value del test statistico di 0,0037, che supera la soglia di significatività prevista ( 0,013 ).
I tassi di sopravvivenza globale a 12 e 24 mesi sono risultati rispettivamente del 94,1% ( IC 95%: 90,4- 96,4 ) e 77,4% ( IC 95%: 71,7-82,1 ) nei pazienti che hanno ricevuto T-DXd mentre sono risultati del 86,0 % ( IC 95%: 81,1- 89,8 ) e 69,9% ( IC 95%: 63,7-75,2 ) in quelli che hanno ricevuto T-DM1.
Nella seconda analisi ad interim, la mediana di sopravvivenza libera da progressione è stata raggiunta anche nel braccio T-DXd con 28,8 mesi ( IC 95%: 22,4-37,9 ), mentre quella del braccio di trattamento con T-DM1 si è confermata essere di 6,8 mesi ( IC 95%: 5,6-8,2 ) ( HR: 0,33; IC 95%: 0,26-0,42 ).
Gli eventi avversi di grado pari o superiori a 3 si sono verificati nel 56,4 % del braccio sperimentale con TDXd e nel 51,7% nel braccio di controllo.
Le reazioni avverse di qualsiasi grado osservate più frequentemente nel braccio di trattamento con T-DXd ( maggiore o uguale a 30% ) sono: nausea ( 77,0% ), vomito ( 51,8% ), alopecia ( 39,7% ), costipazione ( 37,4% ), anemia ( 37,0% ), diarrea ( 32,3% ), fatigue ( 30,7% ), diminuzione
della conta dei neutrofili ( 30,7% ), diminuzione dell’appetito ( 30,4% ).
Gli eventi avversi più comuni di qualsiasi grado osservati nei pazienti del braccio di trattamento con T-DM1, rispetto a quelli trattati con T-DXd sono risultati essere: trombocitopenia ( 43,7% vs 24,9% con T-DXd ), aumento delle AST ( 41,4% vs 28,0% ) e delle ALT ( 31,8% vs 23,0% ).
In considerazione del vantaggio statisticamente significativo in termini di sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale, Enhertu presenta in questa indicazione un valore terapeutico aggiunto. ( Xagena2022 )
Fonte: AIFA, 2022
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