Associazione tra uso di inibitori SGLT-2, agonisti GLP-1 e inibitori DPP-4, e la mortalità per tutte le cause nei pazienti con diabete di tipo 2
L'efficacia clinica comparativa degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT-2 ), degli agonisti del peptide glucagone-like 1 ( GLP-1 ) e degli inibitori della dipeptidil-peptidasi 4 ( DPP-4 ) per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 è sconosciuta.
È stata confrontata l'efficacia degli inibitori SGLT-2, degli agonisti GLP-1 e degli inibitori DPP-4 sulla mortalità e sugli endpoint cardiovascolari utilizzando una meta-analisi.
Sono stati inclusi studi clinici randomizzati che avevano arruolato partecipanti con diabete di tipo 2 e un follow-up di almeno 12 settimane, nei quali inibitori SGLT-2, agonisti GLP-1 e inibitori DPP-4 sono stati confrontati l'uno con l'altro o con placebo o nessun trattamento.
L’esito primario era la mortalità per tutte le cause; gli esiti secondari erano mortalità cardiovascolare, eventi di insufficienza cardiaca infarto miocardico, angina instabile e ictus; gli endpoint di sicurezza erano gli eventi avversi e l’ipoglicemia.
La meta-analisi di 236 studi randomizzati con 176.310 partecipanti ha scoperto che gli inibitori SGLT-2 ( differenza assoluta di rischio RD, -1.0%; hazard ratio, HR, 0.80 ) e gli agonisti GLP-1 ( RD assoluta, -0.6%; HR, 0.88 ) erano associati a una mortalità per tutte le cause significativamente più bassa rispetto ai gruppi di controllo.
Gli inibitori SGLT-2 ( RD assoluta, -0.9%; HR, 0.78 ) e gli agonisti GLP-1 ( RD assoluta, -0.5%; HR, 0.86 ) erano associati a una mortalità inferiore rispetto agli inibitori DPP-4.
Gli inibitori DPP-4 non erano significativamente associati a una mortalità per tutte le cause inferiore ( RD assoluta, 0.1%; HR, 1.02 ) rispetto ai gruppi di controllo.
Gli inibitori SGLT-2 ( RD assoluta, -0.8%; HR, 0.79 ) e gli agonisti GLP-1 ( RD assoluta, -0.5%; HR, 0.85 ) erano significativamente associati a una mortalità cardiovascolare più bassa rispetto ai gruppi di controllo.
Gli inibitori SGLT-2 erano significativamente associati a tassi più bassi di eventi di scompenso cardiaco ( RD assoluta, -1.1%; HR, 0.62 ) e infarto miocardico ( RD assoluta, -0.6%; HR, 0.86 ) rispetto ai gruppi di controllo.
Gli agonisti GLP-1 erano associati a un più alto rischio di eventi avversi con ritiro dallo studio rispetto agli inibitori SGLT-2 ( RD assoluta, 5.8%; HR, 1.80 ) e gli inibitori DPP-4 ( RD assoluta, 3.1%; HR, 1.93 ).
In conclusione, in questa meta-analisi, l'uso di inibitori SGLT-2 o agonisti GLP-1 è risultato associato a una mortalità inferiore rispetto agli inibitori DPP-4 o al placebo o a nessun trattamento.
L'uso di inibitori DPP-4 non è stato associato a una mortalità inferiore rispetto al placebo o a nessun trattamento. ( Xagena2018 )
Zheng SL et al, JAMA 2018; 319: 1580-1591
Cardio2018 Endo2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Insulina Icodec una volta a settimana rispetto a insulina Degludec una volta al giorno come parte di un regime basal-bolus in soggetti con diabete di tipo 1: studio ONWARDS 6
ONWARDS 6 ha confrontato l’efficacia e la sicurezza dell’Insulina sottocutanea Icodec ( Icodec ) una volta a settimana e dell’insulina...
Efficacia e sicurezza di Semaglutide orale una volta al giorno 25 mg e 50 mg rispetto a 14 mg negli adulti con diabete di tipo 2: studio PIONEER PLUS
Semaglutide orale una volta al giorno è un efficace trattamento del diabete di tipo 2. L'obiettivo dello studio è stato...
Diabete di tipo 2: indicazioni per la prescrivibilità di farmaci a carico del Sistema sanitario nazionale - Nota 100
A. La modifica dello stile di vita ( terapia medica nutrizionale [ dieta ], attività fisica, astensione dal fumo ) rappresenta...
Associazione tra funzione primaria del trapianto ed esiti a 5 anni del trapianto allogenico di isole nel diabete di tipo 1
Il trapianto allogenico di isole è una terapia validata nel diabete di tipo 1; tuttavia, nel tempo vi è un...
Enterovirus e rischio di autoimmunità insulare o diabete di tipo 1: revisione sistematica e meta-analisi di studi osservazionali controllati che rilevano acidi nucleici e proteine virali
Gli enterovirus vengono regolarmente rilevati con metodi molecolari all’interno di ampie coorti a rischio di diabete di tipo 1. È...
Screening degli autoanticorpi anti-insula pancreatica negli adolescenti a rischio per predire il diabete di tipo 1 fino alla giovane età adulta
Lo screening per gli autoanticorpi diretti contro le cellule delle isole nei bambini e negli adolescenti identifica le persone che...
Confronto dell'efficacia e della sicurezza degli inibitori SGLT2 rispetto agli inibitori DPP-4 nei pazienti con diabete di tipo 2 e livelli basali variabili di HbA1c
La terapia con inibitore del cotrasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) è stata associata a benefici cardiovascolari e ad alcuni...
Somministrazione automatizzata di Insulina nelle donne con gravidanza complicata dal diabete di tipo 1
La terapia insulinica ibrida a circuito chiuso si è dimostrata promettente per la gestione del diabete di tipo 1 durante...
Teplizumab e funzione delle cellule beta nel diabete di tipo 1 di nuova diagnosi
Teplizumab ( Tzield ), un anticorpo monoclonale umanizzato contro CD3 sulle cellule T, è approvato dalla FDA ( Food and...
Baricitinib e funzione delle cellule beta nei pazienti con diabete di tipo 1 di nuova insorgenza
Gli inibitori della Janus chinasi ( JAK ), incluso Baricitinib ( Olumiant ), bloccano la segnalazione delle citochine e sono...