Alto rischio di diabete di tipo 2 tra i pazienti ipertesi con resistenza all’insulina
La resistenza all’insulina è un fattore di rischio indipendente per la malattia cardiovascolare.
Ricercatori del Royal Liverpool University Hospital in Gran Bretagna hanno determinato l’incidenza di resistenza all’insulina in una popolazione maschile normoglicemica ed ipertesa.
La resistenza all’insulina è stata calcolata nei pazienti ipertesi e nei soggetti sani di controllo impiegando HOMA-IR, un modello di omeostasi per l’insulino-resistenza.
Sono stati reclutati 106 pazienti e 18 soggetti sani.
Tra i pazienti 36 erano insulino-sensibili ( HOMA-IR < 1,5 ) e 21 erano insulino-resistenti ( HOMA-IR > 30 ).
Rispetto ai pazienti insulino-sensibili, i pazienti insulino-resistenti erano più giovani, avevano un più alto valore dell’indice di massa corporea ( BMI ), più alti livelli di trigliceridi e più bassi livelli di colesterolo HDL.
Dopo 1 anno, un maggiore numero di pazienti insulino-resistenti ha sviluppato alterazioni glicemiche a digiuno rispetto ai pazienti insulino-sensibili ( 48% versus 11%, p < 0,002 ).
Dopo 3 anni di follow-up il 10% dei pazienti insulino-resistenti era affetto da diabete di tipo 2 contro nessuno dei pazienti insulino-sensibili.( Xagena )
Fonte: Am J Hypertens
Cardio2005 Endo2005
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