Nuovi fattori di rischio e previsione di diabete di tipo 2


Uno studio ha cercato di determinare il potenziale valore aggiunto di nuovi fattori di rischio nel predire lo sviluppo di diabete mellito di tipo 2, al di là di quello fornito dai fattori di rischio clinici standard.

Lo studio ARIC ( Atherosclerosis Risk in Communities ) è uno studio prospettico di coorte basato sulla popolazione di quattro comunità degli Stati Uniti.
I nuovi fattori di rischio sono stati misurati nella coorte totale o in un campione caso-controllo nidificato all'interno della coorte.

Sono stati valutati 35 nuovi fattori di rischio aggiungendoli in modo indipendente al modello base.
E’ stata calcolata l'area sotto la curva ( AUC ), l’indice di riclassificazione netta ( NRI ) e l’indice di discriminazione integrata ( IDI ) per determinare se ciascuno dei nuovi fattori di rischio fosse stato in grado di migliorare la previsione di rischio.

Si sono verificati 1.457 casi incidenti di diabete, con una media di 7.6 anni di follow-up tra 12.277 partecipanti a rischio.

Nessuno dei nuovi fattori di rischio ha migliorato significativamente l’AUC.

Il volume espiratorio forzato in 1 secondo ( FEV1 ) è stato l'unico nuovo fattore di rischio che ha determinato un significativo NRI ( 0.54% ).

Adiponectina, leptina, gamma-glutamil transferasi ( GGT ), ferritina, molecola di adesione intercellulare 1 ( ICAM-1 ), complemento C3, numero di globuli bianchi, albumina, tempo di tromboplastina parziale attivata ( aPTT ), fattore VIII, magnesio, circonferenza fianchi, frequenza cardiaca e punteggio di rischio genetico hanno notevolmente migliorato l’indice di discriminazione integrata, ma i cambiamenti netti sono stati piccoli.

In conclusione, la valutazione di un grande numero di nuovi fattori di rischio per il diabete mellito di tipo 2 ha indicato solo piccoli miglioramenti nella previsione del rischio, che non dovrebbero alterare significativamente la riclassificazione del rischio clinico e le strategie di discriminazione. ( Xagena2013 )

Raynor LA et al, Diab Care 2013; 36: 70-76

Endo2013



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