Una dieta con particelle di piccole dimensioni riduce i sintomi del tratto gastrointestinale superiore in pazienti con gastroparesi diabetica
La gastroparesi è una complicanza ben nota del diabete mellito. I consigli dietetici sono considerati importanti per ridurre i sintomi gastrointestinali in pazienti con gastroparesi diabetica, ma non esistono studi randomizzati controllati.
Sono stati confrontati i sintomi gastrointestinali in soggetti con diabete mellito trattati con Insulina con gastroparesi che assumevano una dieta con particelle di piccole dimensioni ( dieta di intervento ) con i soggetti che assumevano la dieta consigliata per il diabete mellito ( dieta di controllo ).
56 soggetti con diabete mellito trattati con Insulina e gastroparesi sono stati randomizzati alla dieta di intervento o alla dieta di controllo.
I pazienti hanno ricevuto consigli dietetici da un dietista 7 volte nel corso di 20 settimane. La gravità dei sintomi gastrointestinali, l'assunzione di nutrienti e il controllo glicemico sono stati misurati prima e dopo l'intervento.
È stata osservata una riduzione significativamente maggiore della gravità dei sintomi principali di gastroparesi ( nausea / vomito, P=0.01 ), della replezione postprandiale ( P=0.02 ) e del gonfiore ( P=0.006 ) in pazienti che hanno ricevuto la dieta di intervento rispetto alla dieta di controllo, e questo è risultato valido anche per il rigurgito / bruciore di stomaco ( P=0.02 ), ma non per il dolore addominale.
L'ansia è stata ridotta dopo la dieta di intervento, ma non dopo la dieta di controllo, mentre nessun effetto sulla depressione o sulla qualità di vita è stato osservato in nessuno dei gruppi.
È stato notato un apporto di grassi superiore nel gruppo di intervento, ma per il resto non sono state osservate differenza nel peso corporeo, emoglobina glicosilata ( HbA1c ) o assunzione di nutrienti.
In conclusione, una dieta a piccole particelle migliora i sintomi chiave della gastroparesi nei pazienti con diabete mellito. ( Xagena2014 )
Olausson EA et al, Am J Gastroenterol 2014;109:375-385
Gastro2014 Endo2014
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