Epatite C: trattamento dei pazienti non responder a Peg-Intron con Pegasys
I risultati finali dello studio REPEAT hanno mostrato che il trattamento con Pegasys ( Peg-Interferone alfa-2a ) 1 volta a settimana e con Copegus ( Ribavirina ) 1 volta al giorno, permette di raggiungere la clearance virale in alcuni pazienti che non rispondono all’iniziale trattamento con Peg-Intron ( Peg-Interferone alfa-2b ).
Inoltre è emerso che la risposta del paziente al trattamento della durata di 12 settimane è un predittore dell’esito: la maggior parte dei pazienti con livelli virali non rilevabili a 12 settimane va incontro a risposta virologica sostenuta, mentre pochi pazienti con virus rilevabili a 12 settimane raggiunge una risposta virologica sostenuta.
Lo studio REPEAT ( Retreatment with Pegasys in pAtients NOT Responding to Peg-Intron Therapy ), che ha arruolato 950 pazienti, aveva come obiettivo quello di verificare se il trattamento intensificato con un più alto dosaggio fisso di induzione con Pegasys e/o un trattamento più prolungato può aumentare la percentuale di successo.
I pazienti, che non avevano precedentemente risposto alla terapia di combinazione Peg-Intron + Ribavirina, per almeno 12 settimane, hanno ricevuto uno dei seguenti regimi:
1) braccio A e B: Pegasys 360 mcg/settimana per 12 settimane, seguito da 180 mcg/settimana per altre 60 o 36 settimane, rispettivamente;
2) Braccio C e D: Pegasys 180 mcg/settimana per 72 o 48 settimane, rispettivamente;
Tutti i pazienti hanno ricevuto Ribavirina ( 1000/1200 mcg/die ) in combinazione con Pegasys.
I risultati hanno mostrato:
A ) La risposta virologica sostenuta, definita da RNA del virus dell’epatite C ( HCV ) nel sangue 6 mesi dopo la fine del trattamento, è risultata significativamente più alta nel braccio A ( 16% ), rispetto al braccio D ( 9% ).
B) Un’analisi pooled ( congiunta ) dei bracci di 72 settimane di trattamento contro i bracci 48 settimane, ha mostrato che il trattamento per 72 settimane presentava il maggior impatto sul successo della terapia con un raddoppio della percentuale di risposta virologica sostenuta, rispetto alle 48 settimane ( 16% versus 8%, rispettivamente ).
C) Un’analisi pooled dei bracci del dosaggio di induzione, rispetto ai bracci a dosaggio fisso di induzione non fornisce un beneficio addizionale significativo;
D) La risposta a 12 settimane rappresentava un forte predittore di trattamento di successo;
E) Tra i pazienti, in cui il virus non era rilevabile dopo 12 settimane di terapia, il 57% nei bracci di 72 settimane, è andato incontro a successo terapeutico, mentre tra i pazienti in cui il virus era rilevabile a 12 settimane, il successo della terapia è stato raggiunto solamente dal 4%.
F) La proporzione di pazienti con virus non rilevabile a 12 setimana è stata pari al 17%. ( Xagena2007 )
Fonte: Roche, 2007
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