Sofosbuvir per il trattamento della epatite C: gli studi FISSION e NEUTRINO hanno raggiunto entrambi gli endpoint primari
Gilead Sciences ha annunciato i principali risultati derivati da due studi di fase III, FISSION e NEUTRINO, intesi a valutare un regime terapeutico della durata di 12 settimane a base del nucleotide Sofosbuvir, somministrato una volta al giorno in combinazione con Ribavirina ( FISSION ) e in combinazione con Ribavirina e Interferone pegilato ( NEUTRINO ) per il trattamento di pazienti naïve al trattamento con infezione cronica da virus dell’epatite C ( HCV ).
Nello studio FISSION, i pazienti con infezione da HCV di genotipo 2 o 3 sono stati assegnati in modo casuale alla somministrazione di un regime terapeutico della durata di 12 settimane a base di Sofosbuvir in combinazione con Ribavirina oppure dello standard di cura in combinazione con un regime terapeutico della durata di 24 settimane a base di Interferone pegilato alfa-2a ( Peg-IFN ) in combinazione con Ribavirina.
Lo studio ha raggiunto il proprio endpoint primario relativamente all’efficacia corrispondente alla non-inferiorità di Sofosbuvir in combinazione con Ribavirina rispetto a Peg-Interferone in combinazione con Ribavirina, dove il 67% ( 170/253 ) dei pazienti nel braccio di trattamento Sofosbuvir in combinazione con Ribavirina ha raggiunto una risposta virologica sostenuta ( SVR ), rispetto al 67% ( 162/243 ) nel braccio di trattamento Peg-Interferone in combinazione con Ribavirina ( IC del 95% per la differenza: da –7.5 a +8.0% per Sofosbuvir in combinazione con Ribavirina, rispetto a PegInterferone in combinazione con Ribavirina; il criterio predefinito per la non-inferiorità corrisponde a un limite inferiore di un intervallo di confidenza bilaterale al 95% del –15% ).
Tutti gli eventi avversi comuni ( 10% o più in entrambi i gruppi ) si sono verificati con maggior frequenza nei soggetti che avevano assunto Peg-Interferone in combinazione con Ribavirina, rispetto ai pazienti trattati con Sofosbuvir in combinazione con Ribavirina. Gli eventi avversi più comuni registrati nel braccio di trattamento Sofosbuvir in combinazione con Ribavirina, accusati dal 10% o più dei pazienti, sono stati spossatezza, cefalea, nausea, insonnia e vertigini.
Nello studio NEUTRINO, i pazienti con infezione da virus HCV di genotipo 1, 4, 5 o 6 sono stati trattati con una terapia della durata di 12 settimane a base di Sofosbuvir, Ribavirina e PegInterferone.
Questo studio ha raggiunto il proprio endpoint primario relativamente alla efficacia corrispondente alla superiorità rispetto a un tasso di risposta virologica sostenuta storico di controllo predefinito del 60%, ove il 90% ( 295/327 ) dei pazienti ha raggiunto una risposta virologica sostenuta alla settimana 12 ( SVR12 ) post-terapia ( P inferiore a 0.001 ).
Nello studio NEUTRINO gli eventi avversi più comuni accusati dal 20% o più dei pazienti sono stati spossatezza, cefalea, nausea, insonnia e anemia.
Studio FISSION
Nello studio FISSION i pazienti naïve al trattamento con infezione da HCV di genotipo 2 e 3 sono stati randomizzati ( rapporto 1:1 ) alla somministrazione di 400 mg di Sofosbuvir somministrato una volta al giorno in combinazione con Ribavirina ( 1.000 o 1.200 mg/giorno ) per 12 settimane ( n=256 ) o a Peg-Interferone ( 180 microg/settimana ) in combinazione con Ribavirina ( 800 mg/giorno ) per 24 settimane ( n=243 ).
Complessivamente il 20% dei pazienti esibiva cirrosi compensata ( malattia epatica in stadio avanzato ) e il 72% infezione di genotipo 3.
Il tasso di risposta virologica sostenuta alla settimana 12 ( SVR12 ) nei pazienti che hanno assunto Sofosbuvir in combinazione con Ribavirina è risultato pari al 97% nei pazienti con infezione di genotipo 2 e al 56% nei pazienti con infezione di genotipo 3.
Il tasso di risposta virologica sostenuta alla settimana 12 ( SVR12 ) nei pazienti trattati con Peg-Interferone in combinazione con Ribavirina nello studio è risultato pari al 78% nei pazienti con infezione di genotipo 2 e al 63% nei pazienti con infezione di genotipo 3.
Il 47% dei pazienti con cirrosi alla basale che hanno assunto Sofosbuvir in combinazione con Ribavirina ha raggiunto una risposta virologica sostenuta alla settimana 12 ( SVR12 ), mentre la percentuale di pazienti che hanno raggiunto una risposta virologica sostenuta alla settimana 12 ( SVR12 ) nel gruppo di trattamento Peg-Interferone in combinazione con Ribavirina corrispondeva al 38%.
Eccezion fatta per un paziente non-compliant, tutti gli altri pazienti appartenenti al gruppo di trattamento Sofosbuvir in combinazione con Ribavirina sono divenuti negativi al virus HCV durante il trattamento e i fallimenti virologici sono tutti da attribuire a recidive.
Tre pazienti ( 1% ) che avevano assunto Sofosbuvir hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi, rispetto a 26 pazienti ( 11% ) trattati con Peg-Interferone in combinazione con Ribavirina.
Studio NEUTRINO
Nello studio NEUTRINO, 327 pazienti naïve al trattamento con infezione da HCV di genotipo 1, 4, 5 e 6 sono stati trattati per 12 settimane con Sofosbuvir a una dose di 400 mg somministrata una volta al giorno in combinazione con Ribavirina ( 1.000 o 1.200 mg/giorno ) e Peg-Interferone ( 180 microg/settimana ).
Il 17% dei pazienti esibiva cirrosi compensata e l’89% infezione di genotipo 1.
L’89% dei pazienti con infezione di genotipo 1 ha raggiunto una risposta virologica sostenuta alla settimana 12 ( SVR12 ).
Il 97% dei 35 pazienti con infezione di genotipo 4, 5 o 6 ha raggiunto una risposta virologica sostenuta alla settimana 12 ( SVR12 ). L’80% dei pazienti con cirrosi alla basale ha raggiunto una risposta virologica sostenuta alla settimana 12 ( SVR12 ).
Tutti i pazienti partecipanti allo studio sono diventati HCV RNA negativi durante il trattamento e i fallimenti virologici sono tutti da attribuire a recidive.
Cinque pazienti ( 2% ) che erano stati trattati con Sofosbuvir in combinazione con Peg-Interferone e Ribavirina hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi. ( Xagena2013 )
Fonte: Gilead Sciences, 2013
Inf2013 Gastro2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Revolade a base di Rltrombopag nel trattamento di: trombocitopenia immune primaria, trombocitopenia negli adulti con epatite C cronica e anemia aplastica acquisita
Revolade, il cui principio attivo è Eltrombopag, è un medicinale utilizzato per il trattamento di: • trombocitopenia immune primaria ( ITP...
Antivirali ad azione diretta come trattamento primario per i linfomi non-Hodgkin indolenti associati al virus dell'epatite C: lo studio BArT della Fondazione Italiana Linfomi
Un gruppo di ricercatori della Fondazione Italiana Linfomi ha trattato in modo prospettico pazienti con linfomi indolenti associati al virus...
Antivirali ad azione diretta come trattamento primario per i linfomi non-Hodgkin indolenti associati al virus dell'epatite C: lo studio BArT della Fondazione Italiana Linfomi
Sono stati trattati in modo prospettico i pazienti con linfomi indolenti associati al virus dell'epatite C ( HCV ) con...
Sicurezza ed efficacia di Sofosbuvir - Velpatasvir per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite C nei pazienti naive-al-trattamento: studio SHARED-3
Il genotipo 4 del virus dell'epatite C ( HCV ) è il tipo predominante di HCV che si trova nell'Africa...
Sicurezza ed efficacia di Sofosbuvir - Velpatasvir - Voxilaprevir per il ritrattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite C nei pazienti con precedente fallimento del trattamento antivirale ad azione diretta: studio SHARED-3
I sottotipi non-a/d di genotipo 4 del virus dell'epatite C ( HCV ), che spesso presentano sostituzioni NS5A associate alla...
Recidiva di vasculite crioglobulinemica da virus dell'epatite C dopo risposta virale sostenuta e dopo trattamento con antivirali ad azione diretta privi di Interferone
Gli agenti antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno modificato la gestione dell'infezione da virus dell'epatite C ( HCV...
Vosevi a base di Sofosbuvir, Velpatasvir e Voxilaprevir, per il trattamento dell’epatite C cronica
Vosevi è un medicinale antivirale indicato per il trattamento dell’epatite C cronica, una malattia infettiva del fegato causata dal virus...
Epclusa a base di Sofosbuvir e di Velpatasvir per il trattamento dei pazienti a partire dai 3 anni di età affetti da epatite C cronica
Epclusa è un medicinale antivirale indicato per il trattamento dei pazienti a partire dai 3 anni di età affetti da...
Acido Obeticolico per il trattamento della steatoepatite non-alcolica
La steatoepatite non-alcolica ( NASH ) è un tipo comune di malattia epatica cronica che può portare alla cirrosi. L'Acido...