Epatite C: efficacia di PegInterferone, Ribavirina e Telaprevir in combinazione con VX-222


La combinazione della terapia tradizionale per il virus della epatite C ( HCV ) con il nuovo farmaco approvato Telaprevir ( Incivek; in Italia: Incivo ) e un inibitore orale sperimentale della polimerasi di HCV ha incrementato i tassi di risposta virologica completa a 24 settimane fino al 90% in uno studio di fase II.

Tra i 30 pazienti che hanno ricevuto una dose elevata del prodotto sperimentale, chiamato VX-222, insieme con PegInterferone, Ribavirina e Telaprevir, 27 avevano una carica virale di HCV genotipo 1 non-rilevabile dopo 24 settimane.

Un totale di 15 pazienti hanno ricevuto il regime terapeutico solo per le prime 12 settimane, quando la carica virale è diventata non-rilevabile in campioni di sangue prelevati alle settimane 2 e 8; 14 di questi pazienti avevano una carica virale ancora non-rilevabile alla settimana 12.
Una risposta virologica completa è stata osservata in tutti i 13 pazienti non adatti a interrompere il trattamento a 12 settimane e che quindi hanno assunto la combinazione farmacologica per 24 settimane.

I bracci dello studio inclusi nella analisi ad interim hanno testato VX-222 ai dosaggi di 400 e 100 mg, assieme agli altri tre farmaci, rispettivamente, in 30 e in 29 pazienti.

Sono stati osservati tassi di risposta leggermente inferiori nel braccio da 100 mg, con l’83% dei pazienti ( 24 su 29 ) con virus rilevabile alla settimana 24.

Tutti i pazienti presentavano infezione da virus HCV genotipo 1.

Telaprevir è uno dei due inibitori della proteasi di HCV orali approvati ( l'altro è Boceprevir [ Victrelis ] ). Questi sono stati i primi farmaci antivirali diretti approvati per il trattamento della infezione da HCV.
VX-222 è anch’esso un antivirale diretto ma con un diverso bersaglio, ossia l’enzima polimerasi di HCV che contribuisce a mediare la replicazione virale nelle cellule ospiti. ( Xagena2011 )

Fonte: Vertex Pharmaceuticals, 2011

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