Il trattamento della epatite C con PegInterferone alfa-2a riduce i livelli virali, ma non arresta il danno epatico


Il trattamento dei pazienti che soffrono di epatite C cronica e malattia epatica avanzata con Interferone pegilato per lungo periodo riduce in modo significativo i livelli degli enzimi epatici, i livelli virali e l’infiammazione epatica, ma non rallenta o previene la progressione della malattia epatica.

Queste sono le conclusioni dello studio HALT-C ( Hepatitis C Antiviral Long-Term Treatment Against Cirrhosis ).

La terapia con PegInterferone fino a 48 settimane rappresenta la terapia standard per l’epatite cronica C. Ma i pazienti che non hanno raggiunto una risposta sostenuta alla terapia iniziale sono stati trattati più a lungo sulla base di studi che hanno mostrato che questo approccio sopprime i livelli virali ed enzimatici, anche se il virus non è completamente eliminato. Tuttavia, non è noto se la terapia di lungo periodo sia in grado di migliorare importanti outcome ( esiti ) clinici, come il danno epatico e di ridurre la mortalità.

HALT-C, uno studio multicentrico, randomizzato, di 1.050 pazienti con epatite C cronica che avevano fallito un precedente trattamento per l’eradicazione dell’infezione, ha valutato se il trattamento prolungato con PegInterferone alfa-2a ( Pegasys ) potesse ridurre lo sviluppo di cirrosi, tumore del fegato, o insufficienza epatica.
I 517 pazienti, assegnati in modo casuale al braccio trattamento, hanno ricevuto 90 microg di PegInterferone in iniezioni settimanali per 3,5 anni. Il gruppo controllo era composto da 533 pazienti.
Tutti i pazienti avevano fibrosi epatica in fase avanzata, ed erano a rischio di progressione della malattia epatica.

Gli outcome studiati nello studio HALT-C sono stati: la mortalità, il tumore epatico, l’insufficienza epatica, e per coloro che non presentavano inizialmente cirrosi, lo sviluppo di cirrosi.

Alla fine dello studio, il 34.1% del gruppo trattato e il 33.8% del gruppo controllo ha sperimentato almeno un outcome.
I pazienti nel gruppo di trattamento presentavano significativamente più bassi livelli di virus HCV e miglioramento dello stato di infiammazione epatica.
Tuttavia non è stata riscontrata nessuna significativa differenza nell’incidenza degli outcome primari tra i due gruppi.

Tra i pazienti trattati, il 17% ha dovuto interrompere il PegInterferone dopo 18 mesi, ed il 30% dopo 2 anni. Le infezioni, i disturbi a livello muscoloscheletrico o digestivo sono state le più comuni ragioni per l’interruzione anzitempo del farmaco.

Secondo il principale ricercatore dello studio, Adrian M Di Bisceglie, del Saint Louis University School of Medicine ( Stati Uniti ), i pazienti non dovrebbero ricevere Interferone come terapia di mantenimento per l’epatite C cronica. ( Xagena2008 )

Fonte: National Institutes of Health, 2009


Gastro2008 Farma2008 Inf2008


Indietro

Altri articoli

La steatoepatite non-alcolica ( NASH ) è una malattia epatica progressiva senza trattamento approvato. Resmetirom ( Rezdiffra ) è un...


Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...



I pazienti con cirrosi correlata alla steatoepatite non-alcolica ( NASH ) sono ad alto rischio di morbilità e mortalità correlata...


Il fattore di crescita dei fibroblasti 21 ( FGF21 ) regola il metabolismo e protegge le cellule dallo stress. Efruxifermina...


Il carico globale della steatosi epatica non-alcolica ( malattia del fegato grasso non-alcolica; NAFLD ) è parallelo all'aumento dei tassi...


I benefici della profilassi antibiotica per i pazienti ospedalizzati con grave epatite correlata all'alcol non sono ben definiti. È stata determinata...


Studi osservazionali hanno indicato che la chirurgia bariatrico-metabolica potrebbe migliorare notevolmente la steatoepatite non alcolica ( NASH ). Tuttavia, l'efficacia...


L'epatite cronica C ( CHC ) e le sue complicanze sono associate ad alti tassi di morbilità e mortalità. Tuttavia,...


Le strategie di gestione della steatoepatite non-alcolica ( NASH ) si basano principalmente sulla modifica dello stile di vita, senza...