Interferoni pegilati nel trattamento dell’infezione da virus dell’epatite C


L’Interferone-alfa presenta una breve emivita ( circa 4 ore) . Questo comporta che nei pazienti con infezione da virus dell’epatite C ( HCV ) il farmaco deve essere somministrato più volte alla settimana

Un modo per allungare l’emivita dell’Interferone è stato quello di legare l’Interferone ad una catena di polietilenglicole ( Peg ) mediante un processo di pegilazione.

Sono attualmente in commercio due forme di Interferone pegilato , anche denominato PegInterferone:

a) PegInterferone alfa-2a ( Pegasys )

Il PegInterferone alfa-2a è costituito da una catena di polietilenglicole di 40 kD che è attaccata mediante un legame stabile all’Interferone.
Il PegInterferone alfa-2a ha un’emivita di 50-150 ore.

b) PegInterferone alfa-2b ( PegIntron )

Il PegInterferone alfa-2b è costituito da una catena di polietilenglicole di 12 kD che è attaccata mediante un legame instabile all’Interferone.
In soluzione il legame instabile si rompe e rilascia l’Interferone alfa-2b.
Il PegInterferone alfa-2b ha un’emivita di circa 40 ore.

I PegInterferoni per la loro lunga emivita richiedono una sola somministrazione alla settimana per via sottocutanea.

La dose totale mensile di Interferone iniettata è più bassa rispetto all’Interferone non pegilato e questo comporta una riduzione della maggior parte degli effetti indesiderati .
Tuttavia l’incidenza di neutropenia e di trombocitopenia è risultata più alta con il PegInterferone che con l’Interferone non pegilato, sia somministrato in monoterapia che in combinazione.

La dose di PegInterferone alfa-2a è di 180 microg sia in monoterapia che in terapia di combinazione, mentre la dose di PegInterferone alfa-2b è di 0,5-1 microgrammi e 1,5 microgrammi, rispettivamente.

L’efficacia dell’associazione PegInterferone-alfa e Ribavirina è stata confrontata con l’associazione Interferone-alfa e Ribavirina in due studi clinici.
In uno studio clinico il PegInterferone alfa-2a , associato alla Ribavirina, ha prodotto una risposta virologica sostenuta ( SVR ) del 56% contro il 44% dell’Interferone alfa-2a + Ribavirina.

In un altro studio che comprendeva pazienti che stavano assumendo Ribavirina a dosaggi inferiori a quelli autorizzati, la risposta virologica sostenuta per il PegInterferone alfa-2b, associato alla Ribavirina, è stata del 54% contro il 47% della risposta ottenuta con Interferone alfa-2b + Ribavirina.

Quando il dosaggio di entrambi i farmaci , in combinazione , è stato aggiustato in base al peso corporeo dei pazienti, la risposta virologica sostenuta per il PegInterferone alfa-2b + Ribavirina è stata del 61% contro il 47% per l’Interferone alfa-2b + Ribavirina.

La risposta virologica sostenuta varia in base alla carica virale e al genotipo del virus HCV.

L’SVR è risultata più bassa nei soggetti con più di 2 milioni di copie di virus per ml.

Inoltre i pazienti infettati con genotipo 1 di HCV ( HCV G1 ) hanno presentato una SRV più bassa rispetto alla risposta virologica sostenuta nei pazienti infettati con genotipo G2/3.

Il PegInterferone-alfa in monoterapia è stato anche confrontato con l’Interferone-alfa, sempre in monoterapia.

Tre studi clinici che hanno coinvolto 960 persone, sono stati condotti con Interferone alfa-2a, ed uno, che ha coinvolto 1.200 pazienti, è stato condotto con Interferone alfa-2b.

Nei pazienti trattati con PegInterferone alfa-2a si è avuta una risposta complessiva del 36% contro il 14% dell’Interferone alfa-2a, mentre l’SVR del PegInterferone alfa-2b è stata del 23% contro il 12% dell’Interferone alfa-2b. ( Xagena2003 )

Fonte: NICE, 2003


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