Nutrizione enterale con o senza Acetilcisteina nella epatite acuta alcolica grave


L'epatite acuta alcolica grave è associata ad un alto tasso di mortalità. Lo stress ossidativo è coinvolto nella patogenesi di questa epatite.
Studi avevano indicato che il supporto nutrizionale enterale potrebbe aumentare la sopravvivenza nei pazienti con grave epatite acuta alcolica.

E’ stato svolto uno studio con l'obiettivo di valutare l'efficacia dell’Acetilcisteina ( NAC ) in combinazione con un adeguato supporto nutrizionale in pazienti con epatite acuta alcolica.

Pazienti con epatite acuta alcolica confermata dalla biopsia e mDF maggiore o uguale a 32 sono stati randomizzati per ricevere Acetilcisteina per via endovenosa o una perfusione di placebo insieme a un adeguato supporto nutrizionale per 14 giorni.

L'endpoint primario era la sopravvivenza a 6 mesi; gli endpoint secondari erano l'evoluzione dei parametri biologici e il tasso di infezione.

Nello studio sono stati randomizzati 52 pazienti ( 28 nel gruppo Acetilcisteina, 24 nel gruppo di controllo ) e tra questi, 5 sono stati esclusi dall'analisi per violazione del protocollo.

I tassi di sopravvivenza a 1 e 6 mesi dei gruppi Acetilcisteina e controllo sono stati, rispettivamente, 70.2% versus 83.8% ( p=0.26 ) e 62.4% versus 67.1% ( p=0.60 ).

Non c’era differenza tra i due gruppi riguardo ai cambiamenti biologici precoci, al tasso di infezione documentata a 1 mese e all’incidenza della sindrome epato-renale.

In conclusione, in questo studio, alti dosaggi per via endovenosa di Acetilcisteina per 14 giorni non hanno conferito né benefici di sopravvivenza né precoce miglioramento biologico nei casi di grave epatite acuta alcolica in pazienti con un adeguato supporto nutrizionale. Tuttavia, questi risultati devono essere valutati con cautela, in quanto lo studio non aveva potenza statistica. ( Xagena2010 )

Moreno C et al, J Hepatol 2010; 53: 1117-1122


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