Ombitasvir più Paritaprevir più Ritonavir con o senza Ribavirina in pazienti naive al trattamento e con esperienza di trattamento con infezione da virus della epatite C cronica di genotipo 4


Il virus dell'epatite C ( HCV ) di genotipo 4 rappresenta circa il 13% delle infezioni da HCV a livello mondiale. Poichè i trattamenti contenenti Interferone per l'infezione di genotipo 4 hanno scarsa efficacia e scarsa tollerabilità, esiste un bisogno insoddisfatto di regimi efficaci orali.

E’ stata esaminata l'efficacia e la sicurezza di un regime completamente orale senza Interferone di Ombitasvir, un inibitore NS5A, e Paritaprevir ( ABT-450 ), un inibitore della proteasi NS3/4A somministrato con Ritonavir ( Ombitasvir più Paritaprevir più Ritonavir [ Viekirax ] ), somministrato con o senza Ribavirina.

Nello studio multicentrico di fase 2b, randomizzato, di combinazione, in aperto, PEARL-I, i pazienti sono stati reclutati da centri accademici, ospedali pubblici e cliniche private in Francia, Ungheria, Italia, Polonia, Romania, Spagna, Turchia e USA.
I partecipanti idonei avevano un'età tra i 18 e i 70 anni con infezione cronica da HCV genotipo 4 non-cirrotica ( documentata da 6 mesi o più prima dello screening ) e livelli plasmatici di HCV RNA superiori a 10.000 UI/ml.

I pazienti precedentemente non-trattati ( naive ) sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Ombitasvir una volta al giorno ( 25 mg ) più Paritaprevir ( 150 mg ) più Ritonavir ( 100 mg ), con o senza Ribavirina in base al peso per 12 settimane.

I pazienti precedentemente trattati ( con esperienza di trattamento ) che avevano ricevuto Interferone pegilato e Ribavirina hanno ricevuto tutti il regime contenente Ribavirina.

L'endpoint primario era la risposta virologica sostenuta ( HCV RNA inferiore a 25 UI/ml ) 12 settimane dopo la fine del trattamento ( SVR12 ).

L'analisi è stata intention to treat.

Tra il 2012 e il 2013, sono stati esaminati 467 pazienti con infezione da HCV, di cui 174 erano infettati dal genotipo 4.
135 pazienti sono stati assegnati in modo casuale al trattamento ed hanno ricevuto almeno una dose del farmaco in studio; 86 pazienti erano naive al trattamento, di cui 44 hanno ricevuto Ombitasvir più Paritaprevir più Ritonavir e 42 hanno ricevuto Ombitasvir più Paritaprevir più Ritonavir con Ribavirina, e 49 pazienti pre-trattati hanno ricevuto il regime contenente Ribavirina.

Nei pazienti precedentemente non-trattati, i tassi di risposta virologica sostenuta a 12 settimane ( SVR12 ) sono stati pari a 100% ( 42/42 ) nel regime con Ribavirina e 90.9% ( 40/44 ) nel regime senza Ribavirina.
Nessuna differenza statisticamente significativa nei tassi SVR12 è stata notata tra i gruppi naive al trattamento ( differenza media -9.16%; P=0.086 ).

Tutti i pazienti pre-trattati hanno raggiunto SVR12 ( 49/49, 100% ).
Nel gruppo senza Ribavirina, 2 ( 5% ) dei 42 pazienti naive al trattamento hanno avuto recidiva virologica, e uno ( 2% ) su 44 ha presentato riacutizzazione virologica; non sono stati registrati fallimenti virologici nel regime contenente Ribavirina.

L'evento avverso più comune è stato il mal di testa ( 14 pazienti, 29%, su 49 pazienti pre-trattati e 14 pazienti, 33%, su 42 pazienti naive al trattamento ).

Non sono state osservate interruzioni dello studio da eventi avversi correlati alla dose o interruzioni dei farmaci in studio, tra cui la Ribavirina, e solo 4 pazienti ( 4% ) su 91 in trattamento con Ribavirina hanno dovuto modificare la dose per emoglobina inferiore a 100 g/l o anemia.

Un regime senza Interferone di Ombitasvir più Paritaprevir più Ritonavir con o senza Ribavirina ha raggiunto tassi sostenuti di risposta virologica elevati a 12 settimane dalla fine del trattamento ed è stato generalmente ben tollerato, con bassi tassi di anemia e di interruzione del trattamento in pazienti non-cirrotici non-trattati in precedenza e precedentemente trattati con infezione da HCV genotipo 4. ( Xagena2015 )

Hézode C et al, Lancet 2015;385:2502-2509

Inf2015 Gastro2015 Farma2015


Indietro

Altri articoli

La steatoepatite non-alcolica ( NASH ) è una malattia epatica progressiva senza trattamento approvato. Resmetirom ( Rezdiffra ) è un...


Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...



I pazienti con cirrosi correlata alla steatoepatite non-alcolica ( NASH ) sono ad alto rischio di morbilità e mortalità correlata...


Il fattore di crescita dei fibroblasti 21 ( FGF21 ) regola il metabolismo e protegge le cellule dallo stress. Efruxifermina...


Il carico globale della steatosi epatica non-alcolica ( malattia del fegato grasso non-alcolica; NAFLD ) è parallelo all'aumento dei tassi...


I benefici della profilassi antibiotica per i pazienti ospedalizzati con grave epatite correlata all'alcol non sono ben definiti. È stata determinata...


Studi osservazionali hanno indicato che la chirurgia bariatrico-metabolica potrebbe migliorare notevolmente la steatoepatite non alcolica ( NASH ). Tuttavia, l'efficacia...


L'epatite cronica C ( CHC ) e le sue complicanze sono associate ad alti tassi di morbilità e mortalità. Tuttavia,...


Le strategie di gestione della steatoepatite non-alcolica ( NASH ) si basano principalmente sulla modifica dello stile di vita, senza...