Sicurezza ed efficacia di diversi dosaggi di Lanreotide nel trattamento della malattia del fegato policistico
Lanreotide ( Somatuline ) a lunga durata d’azione a 120 mg ogni 4 settimane riduce il volume del fegato nei pazienti con malattia del fegato policistico.
Gli studi sugli animali hanno dimostrato che l'inibizione della cistogenesi epatica e renale è dose-dipendente.
È stata studiata la sicurezza e l'efficacia di due diverse dosi di Lanreotide in pazienti con malattia epatica policistica.
Sono stati riuniti i risultati a 6 mesi dello studio LOCKCYST I, del suo studio di estensione e dello studio LOCKCYST II.
Il volume del fegato al basale e 6 mesi è stato misurato mediante TAC ed è stato rianalizzato in cieco da due radiologi indipendenti.
La popolazione dello studio ( 132 cicli di trattamento, età media 49 anni, 114 donne ) consisteva di 3 gruppi; ogni gruppo ha ricevuto un trattamento ogni 4 settimane per 6 mesi: placebo ( n=26 ); Lanreotide 90 mg ( n=55 ) o Lanreotide 120 mg ( n=51 ).
Gli effetti indesiderati gravi si sono verificati con placebo, Lanreotide 90 mg e Lanreotide 120 mg rispettivamente nelle percentuali di 0%, 7% e 16%.
I cambiamenti di volume del fegato dopo 6 mesi in questi 3 gruppi sono stati, rispettivamente: incremento di +36 ml; diminuzione di -82 ml; diminuzione di -123 ml ( P=0.002 ).
Sulla base dell'analisi ROC, una riduzione di 120 ml o più nel volume del fegato ha un valore predittivo positivo del 64% per il miglioramento dei sintomi ( analisi dell’area sottesa alla curva ROC: 0.729; sensibilità 73%, specificità 69%, P minore di 0.0001 ).
In conclusione, sia Lanreotide 90 mg che Lanreotide 120 mg hanno ridotto il volume del fegato.
Lanreotide 90 mg ha meno effetti collaterali.
Ciò suggerisce che in caso di intolleranza a Lanreotide 120 mg, può essere presa in considerazione una riduzione della dose a 90 mg. ( Xagena2013 )
Temmerman F et al, Aliment Pharmacol Ther 2013; 38: 397-406
Gastro2013 Farma2013
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