Maggiore efficacia del PegInterferone alfa-2a rispetto alla Lamivudina nella epatite B cronica HBeAg-positiva


Gli attuali trattamenti dell’epatite B cronica non sono ottimali.

Un gruppo di Ricercatori, coordinati da Gorge KK Lan della Hong Kong University ha confrontato l’efficacia e la sicurezza dell’Interferone pegilato alfa-2a ( PegInterferone; Pegasys ) associato alla Lamivudina ( Epivir ), del PegInterferone alfa-2a senza Lamivudina, e della Lamivudina da sola per il trattamento dell’epatite B e dell’epatite B cronica positiva per l’antigene e ( HBeAg ).

Un totale di 814 pazienti con epatite B cronica HBeAg–positiva ha ricevuto PegInterferone alfa-2a ( 180 microg una volta a settimana ) più placebo per os, PegInterferone alfa-2a più Lamivudina ( 100 mg/die ) o solamente Lamivudina.

L’87% dei partecipanti allo studio erano asiatici e per la maggior parte erano infettati con il genotipo B o C del virus dell’epatite B.

I pazienti sono stati trattati per 48 settimane, e sono stati seguiti per altre 24 settimane.

Dopo 24 settimane di follow-up, un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con PegInterferone alfa-2a in monoterapia oppure associato alla Lamivudina ha presentato sieroconversione HbeAg, rispetto a coloro che hanno ricevuto Lamivudina in monoterapia, ( 32% versus 19%; p < 0,001 ) ( 27% versus 19%; p = 0,02 ) o livelli di HBV DNA al di sotto di 100.000 copie/ml ( 32% versus 22%; p = 0,01 ) ( 34% versus 22%; p = 0,003 ):

Sedici pazienti che hanno ricevuto PegInterferone alfa-2a ( solo o in combinazione ) hanno presentato sieroconversione rispetto a nessun paziente nel gruppo trattato con la sola Lamivudina ( p = 0,001 ).

I più comuni effetti indesiderati sono stati quelli che comunemente si hanno durante terapia con Interferone-alfa.

Gravi effetti indesiderati si sono presentati nel 5%, 6% e 2% dei pazienti trattati con PegInterferone alfa-2a in monoterapia, terapia di combinazione, e Lamivudina in monoterapia, rispettivamente.

Due pazienti che hanno ricevuto Lamivudina in monoterapia hanno presentato insufficienza epatica irreversibile dopo la cessazione del trattamento.
Uno di questi pazienti è stato sottoposto a trapianto di fegato, mentre l’altro è morto.

I risultati di questo studio hanno mostrato che nei pazienti con epatite B cronica HBeAg-positiva, il PegInterferone-alfa-2a ha un’efficacia superiore alla Lamivudina. ( Xagena2005 )

Lau GKK et al, N Engl J Med 2005; 352: 2682-2695

Gastro2005 Inf2005 Farma2005


Indietro

Altri articoli

La durata ottimale del trattamento con analogo nucleosidico o nucleotidico ( Nuc ) nei pazienti con antigene ( HBeAg )-negativi...


Un gruppo di Ricercatori del Queen Mary Hospital di Hong Kong ha confrontato i tassi di risposta virologica e biochimica...


E’ stato svolto uno studio con l’obiettivo di valutare la durata della risposta al di fuori del trattamento in pazienti...


Il trattamento con Adefovir Dipivoxil per 48 settimane ha comportato miglioramenti in ambito istologico, virologico e biochimico nei pazienti con...


Gli attuali trattamenti  per l’epatite B cronica negativa per l’antigene e dell’epatite B  ( HbeAg ) sono in grado di...


Uno studio ha confrontato il PegInterferone alfa-2a ( Pegasys ) alla Lamivudina ( Epivir / Zeffix ) nei pazienti con...


Lo studio ha valutato l’efficacia dell’Adefovir Dipivoxil ( Hepsera ) nel trattamento dell’epatite cronica B in pazienti positivi per l’antigene...


L’ Adefovir Dipivoxil ( Hepsera ) è un farmaco antivirale che ha già dimostrato in studi clinici di fase I...


Lo studio ha valutato l’efficacia dell’Adefovir Dipivoxil ( Hepsera ) nel trattamento dell’epatite cronica B in pazienti positivi per...