Sicurezza ed efficacia della immunoterapia sublinguale e orale nei pazienti con allergia al latte
La immunoterapia orale ( OIT ) e sublinguale ( SLIT ) sono potenziali terapie per l'allergia alimentare, ma il metodo ottimale di somministrazione, il meccanismo d'azione e la durata della risposta non sono noti.
Sono stati randomizzati i bambini con allergia al latte vaccino a immunoterapia sublinguale da sola o immunoterapia sublinguale seguita da immunoterapia orale.
Dopo stimolazioni alimentari di screening in doppio cieco, controllate con placebo e iniziale immunoterapia sublinguale a dose scalare, i soggetti hanno proseguito con immunoterapia sublinguale scalare a 7 mg al giorno o hanno iniziato la immunoterapia orale a 1000 mg ( gruppo OITB ) o 2000 mg ( gruppo OITA ) di proteine del latte.
I pazienti sono stati stimolati con 8 g di proteine del latte dopo 12 e 60 settimane di mantenimento.
Nel caso di superamento della prova di 60 settimane, la terapia veniva interrotta, con stimolazione ripetuta 1 e 6 settimane dopo.
I correlati meccanicistici hanno incluso la titolazione del skin prick test e la misurazione dei livelli di IgE e IgG 4 latte vaccino-specifici, il rilascio di istamina dai basofili, l'espressione di CD63 costitutivo, l'espressione di CD203c e i livelli di tirosin-chinasi splenici.
Un totale di 30 soggetti con allergia al latte vaccino di età compresa tra 6 e 17 anni sono stati arruolati.
Dopo la terapia, 1 su 10 soggetti del gruppo immunoterapia sublinguale, 6 su 10 soggetti nel gruppo SLIT/OITB e 8 su 10 soggetti nel gruppo OITA hanno superato la stimolazione con 8 g ( P=0.002, SLIT vs OIT ).
Dopo interruzione, 6 su 15 soggetti ( 3 su 6 soggetti del gruppo OITB e 3 su 8 soggetti del gruppo OITA ) hanno riacquistato reattività, 2 dopo solo 1 settimana.
Anche se la velocità di reazione globale è risultata simile, le reazioni sistemiche sono state più comuni durante la immunoterapia orale che durante la terapia sublinguale.
Alla fine della terapia, i risultati del skin prick test titolati per latte vaccino e l'espressione di CD63 e CD203c erano diminuiti e i livelli di IgG4 CM-specifici erano aumentati in tutti i gruppi, mentre i valori delle IgE latte vaccino-specifiche e i valori della istamina rilasciata spontaneamente erano diminuiti solo nel gruppo immunoterapia orale.
In conclusione, la immunoterapia orale è risultata più efficace per la desensibilizzazione al latte vaccino rispetto alla immunoterapia sublinguale da sola, ma è stata accompagnata da più effetti collaterali sistemici.
La desensibilizzazione clinica è stata persa in alcuni casi entro 1 settimana senza terapia. ( Xagena2012 )
Keet CA et al, J Allergy Clin Immunol 2012; 129: 448-455
Med2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Rilevazione dell'RNA messaggero del vaccino COVID-19 nel latte materno umano
Gli studi clinici iniziali sui vaccini a RNA messaggero ( mRNA ) hanno escluso diversi gruppi vulnerabili, inclusi i bambini...
Studio LATTE-2: alti tassi di risposta virologica e persistenza di efficacia a lungo termine con il regime iniettabile a due farmaci a lunga durata d’azione, Cabotegravir e Rilpivirina
Sono stati presentati al meeting HIV Glasgow Drug Therapy ( Scozia ) i risultati a 3 anni di LATTE-2, uno...
I medicinali iniettabili a base di Metilprednisolone contenenti lattosio non devono essere somministrati ai pazienti allergici alle proteine del latte vaccino
Il CMDh ( Co-ordination Group for Mutual Recognition and Decentralised procedures - Human ) ha confermato la raccomandazione del Comitato...
Corticosteroidi per via iniettiva: i medicinali iniettabili a base di Metilprednisolone contenenti lattosio non devono essere somministrati ai pazienti allergici alle proteine del latte vaccino
Il Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza ( PRAC ) dell’Agenzia Europea dei Medicinali ( EMA; European...
Revisione dell’EMA: farmaci iniettabili per il trattamento delle allergie a base di Prednisolone e Lattosio per la possibile allergia alle proteine del latte vaccino
L’ EMA ( European Medicines Agency ) ha avviato una revisione di alcuni medicinali somministrati per via iniettiva per il...
Il latte materno fonte primaria di infezione postnatale da virus CMV
Il latte materno è la fonte primaria di infezione postnatale da citomegalovirus ( CMV ) nei neonati con peso alla...
Latte fortificato con Vitamina-D e impatto sullo stato di vitamina D nei bambini in buona salute tra 10 e 14 anni
La carenza di Vitamina-D tra i bambini in età scolare e gli adolescenti è un importante problema di salute pubblica,...
L’immunoterapia sublinguale e orale nella allergia al latte
La immunoterapia sublinguale e la immunoterapia orale possono essere di beneficio per i bambini con allergia al latte vaccino rendendoli...
Nucleotidi nella dieta e crescita precoce nei bambini allattati con latte artificiale
I nucleotidi negli alimenti sono composti azotati non-proteici presenti in alte concentrazioni nel latte materno e che sono ritenuti nutrienti...