Marcatori fecali come indicatori di guarigione della mucosa nella malattia infiammatoria intestinale


È stata rivista la letteratura pubblicata sull'accuratezza dei marcatori infiammatori fecali per identificare la guarigione della mucosa.

I dati sono stati raggruppati in base a ogni marcatore fecale, malattia di Crohn o colite ulcerosa, e confrontati tra popolazioni pediatriche e di adulti.

Gli studi inclusi in questa revisione hanno valutato infiammazione delle mucose mediante mezzi endoscopici e/o istologici e hanno confrontato questi risultati con la concentrazione di marcatori fecali nelle coorti di pazienti con malattie infiammatorie intestinali ( IBD ).

Gli studi esclusi dalla revisione sono stati quelli in cui la concentrazione di biomarker fecali è stata confrontata tra i pazienti con malattia infiammatoria intestinale e controlli o altri gruppi di malattie, quelli in cui sono stati utilizzati biomarcatori sierici, quelli con una popolazione di studio eterogenea e quelli che hanno valutato solo la malattia post-operatoria.

Gli studi disponibili hanno dimostrato che i marcatori fecali, come calprotectina e lattoferrina, sono promettenti indicatori non-invasivi di guarigione della mucosa.
Tuttavia, a causa di un'ampia variabilità nel disegno dello studio, in particolare per quanto riguarda la definizione di guarigione della mucosa e la valutazione di cut-off dei marcatori, i dati disponibili non hanno indicato ancora i ruoli ottimali di questi marcatori.

Sono stati inclusi 36 studi pubblicati tra il 1990 e il 2014.
Gli studi hanno compreso un numero variabile di partecipanti, hanno considerato la malattia di Crohn ( 15-164 partecipanti ) o la colite ulcerosa ( 12-152 partecipanti ), separatamente o come un gruppo combinato ( 11-252 partecipanti ).
Otto studi hanno incluso pazienti in età pediatrica.
Diversi indici sono stati usati per documentare l’infiammazione delle mucose, comprendendo 11 sistemi di classificazione endoscopici e 8 istologici.

La maggior parte degli studi disponibili si è focalizzata sulla calprotectina fecale ( 33 studi ), mentre altri hanno valutato la lattoferrina fecale ( 13 studi ) e uno studio ha valutato S100A12.

E’ stata osservata una vasta gamma di correlazioni che ha descritto l'associazione tra marcatori fecali e attività della malattia endoscopica ( valori di r tra 0.32 e 0.87, valori di P da inferiore a 0.0001 a 0.7815 ).

I coefficienti di correlazione sono stati descritti in quasi tutti gli studi e sono stati utilizzati più comunemente rispetto a misure di esito come la sensibilità, la specificità, valore predittivo positivo ( PPV ) e/o valore predittivo negativo ( NPV ).

Nel complesso, gli studi che hanno valutato calprotectina fecale e/o lattoferrina fecale e il loro rapporto con l’attività della malattia endoscopica hanno mostrato risultati inconsistenti.

In conclusione, gli studi futuri dovrebbero riferire i risultati dei marcatori infiammatori fecali nel contesto della guarigione della mucosa con chiari cut-off convalidati. ( Xagena2015 )

Boon GJ et al, World J Gastroenterol 2015; 21: 11469-11480

Gastro2015



Indietro

Altri articoli

I pazienti ospedalizzati con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) sono ad aumentato rischio di tromboembolia venosa ( VTE ). Sono...


I dati sull'associazione tra dermatite atopica e malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) non sono coerenti. Pochi studi hanno esaminato...


Esistono prove crescenti di un’influenza dell’asse intestino-cervello sulla storia naturale della malattia infiammatoria intestinale ( IBD ). Le terapie psicologiche...


I pazienti con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) corrono un rischio maggiore di eventi tromboembolici, ma le prove sul...


Ci sono pochi dati sull'uso di Vedolizumab ( Entyvio ) nei bambini con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ). Sono...


Il Carbossimaltosio ferrico ( Ferinject ) ha indotto un tasso più elevato di ipofosfatemia rispetto al Derisomaltosio ferrico ( Monoferric...


Il ruolo dell'asse cervello-intestino è di crescente interesse nella malattia infiammatoria intestinale, poiché il legame tra disturbi mentali comuni e...


Una ricerca ha mostrato che la Mesalamina ( anche nota come Mesalazina e 5-Aminosalicilato, Asacol ) è risultata associata a...


La malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) è una condizione permanente senza cura, i cui pazienti potrebbero manifestare sintomi di...


Il rischio di eventi avversi gastrointestinali correlati alla terapia con inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) nei pazienti con...