Regorafenib nel trattamento del tumore metastatico del colon e del retto


Bayer HealthCare ha annunciato che la Food and Drug Administration ( FDA ) ha approvato Stivarga ( Regorafenib ) compresse per il trattamento di pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto ( mCRC ), precedentemente trattati con le terapie attualmente disponibili ( tra cui chemioterapia basata su fluoropirimidine, Oxaliplatino, Irinotecan, terapia anti-VEGF, e nel caso di KRAS wild-type, terapia anti-EGFR ).
L'approvazione di Stivarga si è basata sui risultati dello studio di fase III, CORRETT, che ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza globale e della sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore metastatico colorettale in cui la malattia era progredita dopo terapia standard.
Stivarga è un inibitore multi-chinasico per os, che inibisce diverse chinasi all'interno dei meccanismi coinvolti nella crescita e nella progressione tumorale ( angiogenesi, oncogenesi e microambiente tumorale ).

CORRETT ( Colorectal cancer treated with regorafenib or placebo after failure of standard therapy ) è uno studio internazionale, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo di fase III che ha arruolato 760 pazienti con cancro colorettale metastatico in cui la malattia era progredita durante o entro tre mesi dalla ultima somministrazione di terapie standard.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Regorafenib più la migliore cura di supporto ( BSC ) o placebo più BSC, rispettivamente. I cicli di trattamento consistevano di 160 mg di Regorafenib ( o placebo ) una volta al giorno per tre settimane / una settimana di riposo più la migliore cura di supporto.

Nello studio CORRETT, Regorafenib più BSC ha migliorato significativamente la sopravvivenza generale ( hazard ratio, HR=0.77, P-value a due code: 0.0102 ) e la sopravvivenza libera da progressione ( HR=0.49, P-value a due code inferiore a 0.0001 ) rispetto al placebo più la migliore cura di supporto.
La sopravvivenza mediana globale è stata di 6.4 mesi con Regorafenib contro 5.0 mesi con placebo; la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 2.0 mesi con Regorafenib contro 1.7 mesi con placebo.
I dati hanno anche mostrato un beneficio di sopravvivenza ( sopravvivenza globale e sopravvivenza libera da progressione) nel braccio Regorafenib in quasi tutti i sottogruppi analizzati.
Nessuna differenza nel tasso di risposta generale è stata osservata. Cinque pazienti ( 1% ) nel braccio Regorafenib e un paziente ( 0.4% ) nel gruppo placebo hanno manifestato risposte parziali.
L’esame del gene KRAS è stato effettuato su 729 ( 96% ) pazienti, 430 ( 59% ) di questi presentavano mutazioni nel gene KRAS.
Le reazioni avverse al farmaco, con un’incidenza maggiore o uguale al 30%, nei pazienti trattati con Regorafenib sono state: astenia / affaticamento, perdita di appetito e riduzione dell'assunzione di cibo, reazione cutanea mano-piede / eritrodisestesia palmo-plantare, diarrea, mucosite, perdita di peso, infezioni, ipertensione e disfonia. Le reazioni avverse gravi nei pazienti trattati con Regorafenib sono state: epatotossicità, emorragia e perforazione gastrointestinale.

Il cancro colorettale è il quarto tumore più frequente nel mondo con oltre un milione di casi che si verificano ogni anno. La sopravvivenza a 5 anni per il cancro del colon-retto è, in media, del 55%, ma è molto variabile e dipende dallo stadio della malattia ( dal 74% per i pazienti con malattia in stadio I al 6% per i pazienti in stadio IV ).
Nel tumore metastatico del colon-retto, lo stato del gene KRAS è un biomarcatore importante e può essere un fattore predittivo di risposta al trattamento. Circa il 40% dei tumori del colon-retto sono caratterizzati da mutazioni nel gene KRAS. Alcune delle terapie del carcinoma del colon-retto, attualmente disponibili, hanno dimostrato di essere efficaci solo nei pazienti senza mutazioni di KRAS.

Regorafenib è un inibitore multi-chinasico orale che inibisce diverse tirosin-chinasi angiogeniche del recettore VEGF, che svolgono un ruolo nella neoangiogenesi tumorale. Inoltre inibisce diverse chinasi oncogeniche e del microambiente tumorale, tra cui VEGFR 1-3, KIT, RET, PDGFR, e FGFR, con un effetto sulla crescita tumorale, formazione di un microambiente stromale e sulla progressione della malattia. ( Xagena2012 )

Fonte: Bayer Healthcare, 2012


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