L'uso precoce dell'Aspirina può ridurre il rischio di mortalità negli adulti ricoverati in ospedale con COVID-19
Da uno studio di coorte osservazionale, è emerso che tra i pazienti ricoverati in ospedale con COVID-19 in forma moderata, quelli che hanno ricevuto l'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ), il primo giorno di ricovero, avevano un rischio significativamente inferiore di mortalità a 28 giorni rispetto a quelli che non hanno assunto questo antiaggregante.
I risultati sono coerenti con precedenti studi osservazionali.
L'attuale studio è il più grande studio di coorte fino ad oggi effettuato che ha valutato l'impatto dell'uso precoce dell'Aspirina nei pazienti ricoverati in ospedale con forma moderata di COVID-19.
L'analisi ha incluso 112.269 adulti che sono stati arruolati dal 1 gennaio 2020 al 10 settembre 2021 in 64 strutture sanitarie statunitensi, partecipanti al National COVID Cohort Collaborative del NIH ( National Institutes of Health ).
L'età media dei pazienti era di 63 anni. La maggior parte dei pazienti ( 52.7% ) era bianca; il 16.1% era afroamericano, il 3.8% asiatico, il 5% era di un'altra razza ed etnia e il 22.4% aveva una razza ed etnia sconosciute.
Il tasso complessivo di mortalità intraospedaliera è stato pari al 10.9%.
Dopo ponderazione del trattamento con probabilità inversa, il tasso di mortalità intraospedaliera a 28 giorni è stato del 10.2% tra i pazienti che avevano ricevuto Aspirina il primo giorno di ricovero contro l'11.8% tra quelli che non avevano ricevuto Aspirina precocemente ( odds ratio, OR = 0.85; IC 95%, 0.79-0.92 ).
Inoltre, è stato osservato un tasso significativamente più basso di embolia polmonare, ma non di trombosi venosa profonda, nei pazienti che hanno ricevuto l'Aspirina precocemente rispetto a quelli che non l'hanno fatto ( 1% vs 1.4%; OR = 0.71; IC 95%, 0.56-0.9 ).
I pazienti che hanno tratto particolare beneficio dall'uso precoce dell'Aspirina hanno incluso quelli di età superiore ai 60 anni ( 61-80 anni: OR = 0-79; IC 95%, 0.72-0.87; maggiore di 80 anni: OR = 0-79; IC 95%, 0.69-0.91 ) e quelli con comorbidità ( 6.4% vs 9.2% ).
E' stato anche studiato se l'uso di Aspirina aumentasse il rischio di complicanze emorragiche.
I pazienti che hanno ricevuto l'Aspirina precocemente non avevano tassi più elevati di emorragia gastrointestinale ( 0.8% versus 0.7% ), emorragia cerebrale ( 0.6% vs 0.4% ) o necessità di trasfusione di sangue ( 2.7% vs 2.3% ).
Inoltre, un composito di complicanze emorragiche non era più prevalente nel gruppo dell'Aspirina precoce ( 3.7% vs 3.2% ).
Sebbene il composito delle complicanze emorragiche non sia risultato significativamente più alto nel gruppo Aspirina assunta precocemente, i rischi dell'Aspirina devono essere attentamente valutati prima del trattamento.
Uno studio randomizzato e controllato ( RCT ) in una popolazione di pazienti diversificata con condizioni ad alto rischio è necessario per confermare questi risultati. ( Xagena2022 )
Fonte: JAMA Network Open, 2022
Cardio2022 Inf2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Aspirina o Eparina a basso peso molecolare per la tromboprofilassi dopo una frattura
Le linee guida cliniche raccomandano l'Eparina a basso peso molecolare per la tromboprofilassi nei pazienti con fratture, ma mancano studi...
Rivaroxaban più Aspirina rispetto alla sola Aspirina dopo rivascolarizzazione endovascolare per malattia arteriosa periferica sintomatica: approfondimenti da VOYAGER PAD
Rivaroxaban ( Xarelto ) più Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) rispetto all’Aspirina da sola ha ridotto gli eventi cardiaci e...
I benefici dell'uso dell'Aspirina nell'infarto del miocardio sono ridotti dall'uso delle statine nei pazienti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica
Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...
Aspirina versus Clopidogrel per il mantenimento a lungo termine dopo impianto di stent coronarico nei pazienti con diabete: analisi post hoc dello studio HOST-EXAM
La selezione dell'agente antipiastrinico ottimale nei pazienti che hanno ricevuto un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è particolarmente importante...
Aspirina con o senza statina nelle persone senza malattia cardiovascolare aterosclerotica in tutte le categorie di rischio
Gli effetti dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) negli adulti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), stratificati in base all'uso...
Uso di Aspirina a basso dosaggio in gravidanza e rischio di parto pretermine: uno studio di coorte basato sui Registri svedesi
La nascita pretermine è la principale causa di mortalità e morbilità neonatale. Le donne che hanno avuto un precedente parto...
Indobufene o Aspirina più Clopidogrel dopo impianto di stent coronarico a rilascio di farmaco: studio OPTION
La doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) come terapia di base è diventata la...
Interruzione dell'Aspirina a 24-28 settimane di gestazione nelle gravidanze ad alto rischio di preeclampsia pretermine
L'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) riduce l'incidenza della preeclampsia pretermine del 62% nelle donne in gravidanza ad alto rischio di...
Aspirina a basso dosaggio per la prevenzione della preeclampsia sovrapposta nelle donne con ipertensione cronica
Una revisione sistematica e meta-analisi ha valutato se l'uso di basse dosi di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) durante la...
Aspirina ed eventi di emocompatibilità con un dispositivo di assistenza ventricolare sinistra nell'insufficienza cardiaca avanzata: studio ARIES-HM3
I dispositivi di assistenza ventricolare sinistra ( LVAD ) migliorano la qualità e la durata della vita nell'insufficienza cardiaca avanzata....