Rischio di carcinoma ovarico nelle donne con malattia infiammatoria pelvica
Il carcinoma ovarico è in genere fatale, tuttavia le strategie di prevenzione sono limitate.
È stato indicato che la malattia infiammatoria pelvica possa aumentare il rischio di sviluppare carcinoma ovarico, ma i risultati degli studi sono inconsistenti.
E’ stato quindi condotto uno studio per valutare se la malattia infiammatoria pelvica aumenti il rischio di carcinoma ovarico in un’ampia coorte.
Dal database Longitudinal Health Insurance Database 2005 ( LHID2005 ) a Taiwan, sono stati ottenuti i dati relativi a donne di età compresa tra 13 e 65 anni per le quali era stata registrata una diagnosi di malattia infiammatoria pelvica, confermata da episodi multipli, nel periodo 2004-2005.
Tutte le pazienti sono state seguite dalla data di ingresso nel database LHID2005 fino allo sviluppo di tumore ovarico o fino alla fine dell’anno 2006, sulla base dell’evento che si verificava per primo.
Sono state identificate 67.936 donne con malattia infiammatoria pelvica e 135.872 controlli.
Tra queste, 90 hanno sviluppato tumore ovarico nei 3 anni di follow-up ( 42 pazienti con malattia infiammatoria pelvica e 48 controlli, incidenza 2.78 e 1.44 per 10.000 persone-anno, rispettivamente ).
L’hazard ratio ( HR ) aggiustato per carcinoma dell’ovaio in pazienti con malattia infiammatoria pelvica è stato pari a 1.92 rispetto ai controlli ed è aumentato a 2.46 nelle donne che avevano avuto almeno 5 episodi di malattia infiammatoria pelvica.
L’hazard ratio aggiustato è risultato leggermente più alto per le donne di età uguale o inferiore ai 35 anni con malattia infiammatoria pelvica che in donne di età superiore con malattia infiammatoria pelvica ( 2.23 vs 1.82 ).
In conclusione, è stata osservata un’associazione tra malattia infiammatoria pelvica e carcinoma ovarico.
La malattia infiammatoria pelvica potrebbe, dunque rappresentare un utile marcatore per il cancro delle ovaie, e il trattamento precoce potrebbe aiutare a migliorare la prognosi.
Resta da definire se l’infiammazione pelvica di per sé acceleri la crescita del carcinoma ovarico o influenzi la differenziazione delle cellule cancerose in modi che modificano negativamente la prognosi. ( Xagena2011 )
Lin HW et al, Lancet Oncol 2011; 12: 900-904
Gyne2011 Onco2011
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