Contraccettivi per uso sottocutaneo - Nexplanon: aggiornamento delle istruzioni di inserimento e di rimozione al fine di minimizzare i rischi di danno neurovascolare e migrazione dell’impianto
Sono stati riportati casi di danno neurovascolare e migrazione dell’impianto dal sito di inserimento nel braccio o in rari casi nell’arteria polmonare, che possono essere correlati ad un inserimento in profondità o non corretto di Nexplanon a base di Etonogestrel.
Al fine di minimizzare ulteriormente il rischio di danno neurovascolare e di migrazione dell’impianto, sono state aggiornate le istruzioni di inserimento e di rimozione dell’impianto
come segue:
a) aggiornamento della posizione del braccio: il braccio della donna deve essere piegato
all’altezza del gomito con la mano sotto la testa ( o il più vicino possibile ) durante l’inserimento e la rimozione dell’impianto;
b) aggiornamento del sito di inserimento dell’impianto: l’impianto deve essere inserito a livello sottocutaneo appena sotto la pelle nella zona interna della parte superiore del braccio non dominante. Il sito di inserimento aggiornato sovrasta il muscolo tricipite a circa 8-10 cm dall’epicondilo mediale dell’omero e 3-5 cm posteriore ( sotto ) al solco ( scanalatura ) tra i muscoli bicipite e tricipite.
c) controllare la presenza dell’impianto: l’operatore sanitario deve palpare l’impianto subito dopo l’inserimento e ad ogni visita di controllo. Si raccomanda che la donna torni per un controllo medico tre mesi dopo l’inserimento di Nexplanon. L’operatore sanitario deve istruire la donna a palpare delicatamente l’impianto, occasionalmente, per assicurarsi che l’impianto rimanga nella giusta posizione. Se l’impianto non è più palpabile, deve contattare il medico il prima possibile;
d) rimozione degli impianti non-palpabili: devono essere rimossi esclusivamente da un operatore sanitario esperto nella rimozione di impianti posizionati in profondità e con familiarità nella localizzazione degli impianti e nell’anatomia del braccio.
Nexplanon è un impianto contraccettivo ormonale non-biodegradabile, a singolo bastoncino, a durata d’azione prolungata, inserito a livello sottocutaneo.
Se l’impianto viene inserito a un livello più profondo rispetto a quello sottocutaneo ( inserimento in profondità ), può verificarsi un danno neurale o vascolare.
L’inserimento in profondità o non-corretto è stato associato a parestesia ( dovuta a danno neurale ) e a migrazione dell’impianto ( dovuta a inserimento intramuscolare o fasciale ). In tutto il mondo, sono stati identificati 107 casi di migrazione dell’impianto verso l'arteria polmonare o il torace, dall’autorizzazione all’immissione in commercio di Nexplanon
( 27 dicembre 2000 ) al 3 settembre 2019.
Sulla base del parere di Esperti del settore e di un’ulteriore precisazione della regione anatomica del braccio con il più basso numero di strutture vascolari / neurologiche, sono state aggiornate le istruzioni del sito di inserimento dell’impianto e la posizione del braccio durante l’inserimento al fine di minimizzare il rischio di danno neurovascolare a seguito di inserimento in profondità.
Il sito di inserimento deve trovarsi nell’area che sovrasta il muscolo tricipite, una zona generalmente priva di vasi sanguigni e nervi. Inoltre, il braccio della donna deve essere piegato all’altezza del gomito con la mano sotto la testa ( o il più vicino possibile )
durante l’inserimento e la rimozione dell’impianto. Questa flessione aumentata deve deviare il nervo ulnare lontano dal sito di inserimento, potenzialmente riducendo ulteriormente il rischio di danno del nervo ulnare durante l’inserimento e la rimozione dell’impianto.
Al fine di minimizzare ulteriormente il rischio di inserimento in profondità e le sue potenziali conseguenze, la corretta posizione dell’impianto ( a livello sottocutaneo ) deve essere confermata con la palpazione da parte dell’operatore sanitario e della donna al momento dell’inserimento.
Viene raccomandato agli operatori sanitari di palpare l’impianto ad ogni visita di controllo e di istruire la donna a contattare il medico il prima possibile se non riesce a sentire l’impianto in qualsiasi momento tra un controllo medico e l’altro.
La donna deve tornare per un controllo medico tre mesi dopo l’inserimento dell’impianto. Gli impianti non-palpabili devono essere rimossi esclusivamente da un operatorio sanitario esperto nella rimozione degli impianti posizionati in profondità e con familiarità nella localizzazione dell’impianto e nell’anatomia del braccio. ( Xagena2020 )
Fonte: AIFA, 2020
Gyne2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Confronto tra Levonorgestrel 52 mg e contraccettivi orali combinati per il trattamento del sanguinamento mestruale abbondante
Il sistema intrauterino Levonorgestrel e i contraccettivi orali combinati sono i due trattamenti non-chirurgici più comunemente utilizzati per il sanguinamento...
Il rischio di ictus è più alto nelle donne con emicrania senza aura che fanno uso di contraccettivi ormonali combinati
Tra le utilizzatrici di contraccettivi ormonali combinati, le donne con una storia di emicrania senza aura hanno presentato un rischio...
Trattamento di modelli di sanguinamento sfavorevoli nelle utilizzatrici di impianti contraccettivi: studio sulla Curcumina
Alcune utilizzatrici dell'impianto contraccettivo con Etonogestrel presentano fastidiosi sanguinamenti, che possono ridurre la soddisfazione e la continuazione della contraccezione. Esistono...
Associazione tra uso di contraccettivi orali e sintomi depressivi tra adolescenti e giovani donne
I contraccettivi orali sono stati associati a un aumentato rischio di successiva depressione clinica nelle adolescenti. Tuttavia, l'associazione dell'uso di...
I contraccettivi orali per il controllo delle nascite riducono il rischio di carcinoma ovarico in forma aggressiva
Uno studio ha evidenziato che l'uso dei contraccettivi orali appare associato a un ridotto rischio di carcinoma ovarico in forma...
Un'analisi su donne con familiarità per il tumore alla mammella non ha mostrato un aumento del rischio con l'impiego dei contraccettivi ormonali combinati
I contraccettivi ormonali combinati ( CHC ), cioè quelli che contengono sia un estrogeno sia un progestinico, sono i metodi...
I contraccettivi orali sono associati ad alterazioni della ripolarizzazione ventricolare
Le donne non-in-menopausa che assumono contraccettivi orali hanno mostrato biomarcatori per torsione di punta farmaco-indotta, come un aumento del prolungamento...
Contraccettivi orali, allattamento al seno e rischio di sviluppare artrite reumatoide: studio EIRA
Uno studio ha verificato se l'uso dei contraccettivi orali o l'allattamento al seno influenzino il rischio di artrite reumatoide, stratificando...