Frovatriptan nel trattamento della emicrania mestruale indotta dai contraccettivi orali


L’emicrania mestruale indotta dai contraccettivi orali è un sottotipo di emicrania che ha come innesco ( trigger ) la sospensione della pillola ciclica.

Ricercatori dell’Università di Torino hanno compiuto uno studio pilota, in aperto, con l’obiettivo di valutare l’efficacia del Frovatriptan ( Auradol ) nel trattamento dell’attacco acuto.

Durante i primi 3 mesi dello studio, 20 donne ( età media: 32.2 anni; range: 22-46 ) con una storia di emicrania mestruale indotta dai contraccettivi orali, hanno annotato a cadenza mensile in un diario, le informazioni cliniche riguardo al loro stato emicranico.

Nel 4° ciclo mestruale le donne hanno assunto Frovatriptan 2.5 mg durante un attacco di emicrania mestruale.

La maggior parte degli attacchi era di grado moderato-grave e durava dalle 25 alle 72 ore, o più, in presenza di trattamento cosmetico.

Generalmente un attacco di emicrania mestruale è apparso entro i primi 5 giorni dopo la sospensione della pillola, ma nel 15% dei casi ha avuto inizio in tempi successivi.

Dopo la somministrazione di Frovatriptan, l’intensità della cefalea è progressivamente diminuita ( 2.4 all’inizio, 1.6 dopo 2 ore, 1.1 dopo 4 ore e 0.8 dopo 24 ore; p= 0.0001 ).

Nel 55% dei pazienti il sollievo del dolore è stato riportato dopo 2 ore, il 35% dopo 4 ore.
Il 10% delle pazienti era libera dal dolore dopo 2 ore, il 35% dopo 4 ore ed il 60% dopo 24 ore ( p=0.003 per trend ); il 36% è andato incontro a recidiva entro 24 ore.

La medicazione di salvataggio è stata necessaria nel 35% delle pazienti; il 50% ha richiesto una seconda dose di Frovatriptan.

E’ stata osservata una significativa riduzione dei sintomi concomitanti all’emicrania, come nausea e/o vomito, fotofobia e fonofobia, dopo assunzione dell’agonista della 5-idrossitriptamina ( triptano ).

In conclusione, l’emicrania mestruale indotta dai contraccettivi orali è una grave forma di emicrania ed il trattamento con Frovatriptan 2.5 mg appare essere efficace. ( Xagena2008 )

Allais G et al, Neurol Sci 2008; 29 Suppl 1 : S186-190


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