Embolia polmonare: la sindrome da classe economica ha una buona prognosi nel lungo periodo
Il viaggio aereo prolungato è considerato un fattore di rischio per l’embolia polmonare.
Le caratteristiche cliniche, così come la prognosi nel lungo periodo dei pazienti che hanno sofferto di embolia polmonare associata al viaggio ( sindrome da classe economica ) rimangono ampiamente sconosciute.
Ricercatori dell’Università Wolfgang Goethe di Francoforte, Germania, hanno compiuto uno studio di follow-up di tutti i pazienti con sindrome da classe economica, pervenuti presso l’ospedale situato nelle vicinanze dell’aeroporto di Francoforte, il terzo in Europa per dimensioni, nel periodo compreso tra il 1997 e il 2006.
Nel periodo considerato sono stati ricoverati 257 pazienti con embolia polmonare; di questi 62 pazienti hanno sofferto di sindrome da classe economica.
I pazienti con sindrome da classe economica erano più inclini a più rilevanti eventi emodinamici acuti, con una più alta incidenza di esecuzione della manovra di resuscitazione cardiopolmonare ( CRP ) ( 4,8% vs 1,5%; p=0,153 ) e una più alta percentuale di embolia polmonare ( 8% vs 3%; p=0,064 ).
La mortalità intraospedaliera è risultata simile in entrambi i gruppi ( sindrome da classe economica: 4,8%; altri: 4,1%; p=0,730 ).
L’outcome ( esito ) nel lungo periodo dei pazienti con sindrome da classe economica era eccellente.
In generale, la sindrome da classe economica è risultata essere un evento raro ( 1 evento ogni 5 milioni di passeggeri ); i viaggi aerei superiori ai 5.000 chilometri erano associati a un aumento del rischio di 17 volte rispetto ai viaggi più brevi.
In conclusione, l’embolia polmonare correlata ai viaggi presenta un’eccellente prognosi nel lungo periodo dopo dimissione ospedaliera. Il rischio di sindrome da classe economica è piuttosto basso e strettamente dipendente dalla distanza del volo. ( Xagena2009 )
Lehmann R et al, Eur Heart J 2009; 30: 233-241
Cardio2009
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