Ipertensione polmonare tromboembolica cronica dopo embolia polmonare idiopatica
Uno studio, coordinato da Ricercatori dell’Università di Perugina, ha valutato l’incidenza di ipertensione polmonare tromboembolica cronica dopo il primo episodio di embolia polmonare.
Lo studio prospettico ha interessato 12 Centri italiani.
Sono stati arruolati pazienti consecutivi, trattati con anticoagulanti orali per il primo episodio di embolia polmonare idiopatica o embolia polmonare associata a fattori di rischio temporanei.
I pazienti sono stati seguiti per almeno 3 anni.
Sono stati esclusi dallo studio i pazienti che avevano un noto, persistente, fattore di rischio per tromboembolia venosa.
Hanno preso parte allo studio 259 pazienti, di cui 135 nei quali l’embolia polmonare era idopatica ed i rimanenti 124 in cui l’embolia polmonare era associata ad un temporaneo fattore di rischio per la tromboembolia polmonare.
Dopo un periodo osservazionale di 46 mesi, in 37 pazienti è stata riscontrata dispnea persistente, che non aveva spiegazioni in 5 pazienti.
Tra questi pazienti, la diagnosi di ipertensione polmonare tromboembolica cronica è stata confermata in 2 pazienti con embolia polmonare idiopatica.
La diagnosi è stata fatta 14 e 22 mesi, rispettivamente, dopo l’episodio acuto di embolia polmonare.( Xagena2006 )
Becattini C et al, Chest 2006; 130: 172-175
Pneumo2006 Cardio2006
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