Ictus ischemico: un precedente uso di statine è associato ad una maggiore frequenza di emorragia intracranica dopo trombolisi intra-arteriosa


Sono disponibili solo dati limitati per stabilire se l’uso precedente delle statine e/o i livelli di colesterolo fossero associati a emorragia intracranica e all’esito dopo trombolisi intra-arteriosa.

Uno studio, compiuto da Ricercatori dell’Ospedale Universitario di Berna in Svizzera, ha valutato l' associazione di un pretrattamento con statine e dei livelli di colesterolo con la frequenza complessiva di emorragia intracranica, la frequenza dell’emorragia intracranica sintomatica, e l’esito clinico a 3 mesi.

Sono stati analizzati 311 pazienti consecutivi ( età media: 63 anni, 43% donne ) sottoposti a trombolisi intra-arteriosa.
Il pretrattamento con statine era presente nel 18% dei casi.

La frequenza di qualunque tipo di emorragia intracranica è stata del 20.6% e del 4.8% nel caso di emorragia intracranica sintomatica.

E’ emerso che i pazienti con qualsiasi tipo di emorragia intracranica stavano assumendo più spesso le statine ( 30% vs 15%, p=0.005 ), avevano avuto più frequentemente fibrillazione atriale (45% vs 30%, p=0.016 ), avevano avuto ictus più gravi ( punteggio medio alla scala NIHSS 16.5 vs 14.7, p=0.022 ).

I pazienti con emorragia intracranica sintomatica stavano assumendo più spesso le statine ( 40% vs 15%, p=0.009 ).

Qualsiasi emorragia intracranica, sintomatica o non-intomatica, non è risultata associata ai livelli di colesterolo.

Dopo analisi multivariata, la frequenza di qualsiasi emorragia intracranica è rimasta indipendentemente associata a un precedente uso di statine ( p=0.004 ), fibrillazione atriale ( p=0.004 ), punteggio alla scala NIHSS ( p=0.037 ).

Non è stata riscontrata alcuna associazione tra l’esito e il precedente uso di statine, il livello totale di colesterolo o il livello di colesterolo LDL.

In conclusione, un precedente uso delle statine, ma non il livello di colesterolo, è risultato associato ad una maggiore frequenza di emorragia intracranica dopo trombolisi intra-arteriosa, senza alcun impatto sull’esito. ( Xagena2009 )

Meier N et al, Stroke 2009; 40: 1729-1737


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