Studio CONSCIOUS-1: Clazosentan reduce il vasospasmo cerebrale nei pazienti con emorragia subaracnoidea aneurismatica


L’analisi dei dati dello studio CONSCIOUS-1 ( Clazosentan to Overcome Neurological iSChemia and Infarct OccUrring after Subarachnoid hemorrage ) ha mostrato una significativa riduzione del vasospasmo cerebrale nei pazienti con emorragia subaracnoidea aneurismatica dopo somministrazione di Clazosentan, un antagonista del recettore dell’endotelina.

Lo studio CONSCIOUS-1 ha valutato l’efficacia di 3 dosaggi di Clazosentan ( 15, 5 e 1mg/ora ) nel prevenire il presentarsi di vasospasmo cerebrale successivo ad emorragia subaracnoidea.

L’end point primario di CONSCIOUS-1 era quello di valutare l’effetto del Clazosentan nel prevenire il vasospasmo cerebrale, e di determinare l’appropriato dosaggio.

Inoltre, lo studio si è anche prefisso di comprendere meglio la relazione tra prevenzione del vasospasmo cerebrale e la morbidità e la mortalità.

Sono stati reclutati 413 pazienti.

Tutti e 3 i dosaggi esaminati Clazosentan e.v. ( 1mg/ora, 5mg/ora, 15mg/ora ) hanno raggiunto la significatività statistica rispetto al placebo per l’end point primario: riduzione della presentazione di vasospasmo cerebrale, da moderato a grave, misurato mediante angiografia DSA al 9° giorno post-rottura dell’aneurisma.

L’effetto è risultato dose-correlato con il dosaggio di 15mg/ora associato ad una maggiore riduzione ( 65% ) del vasospasmo rispetto al placebo ( p < 0.0001 ).
Gli effetti erano anche statisticamente significativi per il dosaggio 5mg/ora ( p = 0.0003 ) e per il dosaggio 1mg/ora ( p = 0.0027 ).

Il Clazosentan ha mostrato un trend a favore della riduzione della morbidità e della mortalità correlata al vasospasmo.
Il trend è risultato più pronunciato per il dosaggio 5mg/ora ( riduzione del rischio relativo del 28% ) e 15mg/ora ( riduzione del rischio relativo del 26% ).

In questo studio Clazosentan ha mostrato una maggiore incidenza di effetti indesiderati rispetto al placebo: ritenzione idrica ( anche con complicanze polmonari ) ed ipotensione ( soprattutto in associazione alla Nimodipina ).

Dopo un’emorragia subaracnoidea aneurismatica, il 27% dei pazienti senza trattamento muore entro la prima settimana.
Il risanguinamento si presenta in quasi il 50% degli aneurismi entro 6 mesi ed il 50% di questi pazienti muore ed un ulteriore 20% rimane invalido. ( Xagena2006 )

Fonte: Congress of Neurological Surgeons ( CNS ), 2006


Neuro2006 Farma2006



Indietro

Altri articoli

Studi precedenti hanno riportato risultati contrastanti sulla relazione tra l’uso di Ossitocina per l’aumento del travaglio e il rischio di...


Il rischio di morte per emorragia intracerebrale spontanea è maggiore per le persone che assumono i farmaci antipiastrinici. È stata...


L'uso di antagonisti orali della Vitamina K ( VKA ) può esporre i pazienti sottoposti a trombectomia endovascolare ( EVT...


L'emorragia subaracnoidea aneurismatica ( aSAH ) è una forma devastante di ictus che colpisce la popolazione in età lavorativa, dove...


La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...


È stato dimostrato che l'uso profilattico dell'Acido Tranexamico ( Tranex ) al momento del parto cesareo riduce la perdita di...


Rimangono molte domande sull'uso appropriato dei dispositivi a palloncino intrauterino nell'emorragia postpartum dopo un parto vaginale con refrattarietà a uterotonici...


Lo studio ULTRA ha dimostrato che il trattamento ultra-precoce e a breve termine con Acido Tranexamico ( Tranex ) dopo...


La policitemia vera è associata a un aumentato rischio di trombosi ed emorragia. L'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ), raccomandata per...


Sebbene l'emorragia intracranica ( ICH ) sia frequente nel contesto delle metastasi cerebrali, ci sono dati limitati sull'influenza degli agenti...