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Fenomeno di Raynaud del capezzolo in madri che allattano

Sono stati chiariti i criteri diagnostici del fenomeno di Raynaud del capezzolo, utili nel riconoscere e trattare il fenomeno di Raynaud in madri che allattano con dolore cronico profondo del capezzolo durante l'allattamento.

È stata effettuata una revisione retrospettiva di un database di pazienti composto da 22 casi di madri in allattamento del Menlo Dermatology Medical Group a Menlo Park, in California ( Stati Uniti ), un Centro di riferimento dermatologico.
I casi soddisfacevano i criteri diagnostici per il fenomeno di Raynaud del capezzolo.

Sono state esaminate tutte le pazienti con diagnosi di fenomeno di Raynaud del capezzolo valutate nel periodo 2004-2010.

Le principali misure di esito erano il tasso di fallimento del trattamento per la mastite da Candida, il tasso di miglioramento dei sintomi con l'uso di Nifedipina e il tasso globale di miglioramento dei sintomi con una terapia adeguata per il trattamento del fenomeno di Raynaud.

Tra le 22 pazienti con fenomeno di Raynaud del capezzolo, precedenti trattamenti con antimicotici per la mastite da Candida per via orale o topica sono stati inefficaci in 20 casi ( 91% ).

Tra le 12 pazienti che hanno tollerato la Nifedipina, 10 ( 83% ) hanno riportato una diminuzione o risoluzione del dolore al capezzolo.

Tutte le pazienti hanno avuto un marcato miglioramento dei sintomi con una terapia adeguata che comporti il trattamento di fenomeno di Raynaud.

In conclusione, la maggior parte delle pazienti è stata trattata con antimicotici prima della presentazione senza risoluzione del dolore al capezzolo.
La Nifedipina sembra essere un farmaco efficace per il trattamento del fenomeno di Raynaud del capezzolo.
Con una gestione appropriata del fenomeno di Raynaud, le madri che allattano hanno dimostrato un miglioramento del dolore al capezzolo.
Il fenomeno di Raynaud del capezzolo deve essere considerato nella diagnosi differenziale di dolore al capezzolo durante l'allattamento. ( Xagena2013 )

Barrett ME et al, JAMA Dermatol 2013; 149: 3: 300-306

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