Rischio di herpes zoster nei pazienti con artrite reumatoide trattati con inibitori del TNF-alfa


Il rischio di infezioni batteriche è più alto in pazienti trattati con farmaci che inibiscono il fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ); ci sono poche informazioni sulla riattivazione di infezioni virali latenti durante il trattamento con inibitori del TNF-alfa.

Ricercatori del Charité- University Medicine, a Berlino ( Germania ) hanno condotto uno studio per verificare se gli inibitori del TNF-alfa, valutati come classe o singolarmente come anticorpi monoclonali anti- TNF-alfa ( Adalimumab [ Humira ], Infliximab [ Remicade ] ) o proteina di fusione ( Etanercept [ Enbrel ] ), fossero legati a tassi più elevati di infezione da herpes zoster nei pazienti con artrite reumatoide.

I pazienti sono stati arruolati nel registro RABBIT, una coorte prospettica, tra maggio 2001 e dicembre 2006 all’inizio del trattamento con Infliximab, Etanercept, Adalimumab o Anakinra [ Kineret ] o nel momento di cambiamento del farmaco antireumatico modificante la malattia ( DMARD ) convenzionale.

La principale misura di esito era l’hazard ratio ( HR ) degli episodi di herpes zoster in seguito al trattamento anti-TNF-alfa.

Lo scopo dello studio era di determinare una differenza clinicamente significativa ( HR: 2,0 ) tra gli inibitori del TNF-alfa, come classe, rispetto ai DMARD e di misurare una HR di almeno 2,5 per ognuno dei 2 tipi di inibitori del TNF-alfa, gli anticorpi monoclonali e le proteine di fusione, rispetto ai DMARD tradizionali.

Tra i 5.040 pazienti trattati con inibitori del TNF-alfa o DMARD convenzionali, sono stati osservati 86 episodi di herpes zoster in 82 pazienti. Trentanove episodi potrebbero essere attribuiti al trattamento con anticorpi anti-TNF-alfa, 23 a Etanercept e 24 a DMARD tradizionali.

Il tasso crudo di incidenza per 1.000 pazienti-anno è stato di 11.1 per gli anticorpi monoclonali, 8.9 per Etanercept e 5.6 per i DMARD convenzionali.

Dopo aggiustamento per età, gravità dell’artrite reumatoide e uso di glucocorticoidi, è stato osservato un significativo aumento del rischio nel trattamento con anticorpi monoclonali ( HR: 1.82 ) che rimaneva però al di sotto della soglia di significatività clinica.

Non sono state osservate associazioni significative per l’uso di Etanercept ( HR: 1.36 ) o per il trattamento con anti-TNF-alfa come classe ( HR: 1.63 ).

In conclusione, il trattamento con anticorpi monoclonali anti-TNF-alfa potrebbe essere associato con un aumento del rischio di herpes zoster, ma sono comunque necessari ulteriori studi. ( Xagena2009 )

Strangfeld A et al, JAMA 2009; 301: 737-744


Farma2009 Inf2009 Reuma2009


Indietro

Altri articoli

Risultati intermedi dello studio di estensione ZOSTER-049, presentati all'Open Forum Infectious Diseases ( OFID ), hanno mostrato come il vaccino...



Il profilo di sicurezza dei vaccini a base di RNA messaggero ( mRNA ) anti-COVID nei pazienti con malattie reumatiche...


Shingrix è un vaccino impiegato per proteggere gli adulti di età pari o superiore a 50 anni contro l'Herpes zoster...


Il DNA dell'herpesvirus umano 6B ( HHV-6B ) viene frequentemente rilevato nel liquido di lavaggio broncoalveolare ( BALF ) da...


Rimane incerto se l'uso delle statine sia associato a rischio di tubercolosi e di herpes zoster nei pazienti con diabete...


L'herpes zoster, una frequente complicanza a seguito del trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche ( HSCT ), è associato a...


I pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE ) sono sensibili all'infezione da virus herpes simplex ( HSV ), che...


L'encefalite da herpes simplex può scatenare l'encefalite autoimmune che porta a peggioramento neurologico. Sono stati valutati la frequenza, i sintomi,...


La Commissione Europea ha approvato Shingrix per la prevenzione del fuoco di Sant'Antonio ( Herpes Zoster ) e della nevralgia...