Vaccini contro il papillomavirus umano e la rivalutazione del PRAC riguardo alla sindrome da dolore regionale complesso e sindrome da tachicardia ortostatica posturale
I vaccini contro il papillomavirus umano ( HPV ) sono stati autorizzati nell'Unione europea
dal 2006 per la prevenzione del tumore della cervice uterina e di vari altri tipi di tumore
causati dall'HPV.
Dopo l'autorizzazione, questi vaccini ( Gardasil / Silgard, Gardasil 9 e Cervarix ) sono stati introdotti in molti Paesi del mondo nei relativi Programmi nazionali di vaccinazione in quanto la loro efficacia e sicurezza è stata ampiamente dimostrata.
L'analisi di routine delle segnalazioni di sospette ADR ha ultimamente sollevato
interrogativi circa la possibile associazione tra l'uso dei vaccini anti-HPV e due sindromi in
particolare, note come sindrome da dolore regionale complesso ( CRPS ) e sindrome da
tachicardia ortostatica posturale ( POTS ).
In passato queste sindromi erano già state prese in esame dal PRAC ( Pharmacovigilance Risk Assessment Committee ), osservando che entrambe possono verificarsi in individui non-vaccinati
ed inoltre erano già state descritte in letteratura prima dell'introduzione in commercio dei
vaccini HPV.
L'Agenzia danese ha tuttavia ritenuto opportuno proporre la questione all'attenzione
dell'EMA ( European Medicines Agency ) per una ulteriore valutazione scientifica che potesse stabilire, in maniera definitiva, una eventuale relazione tra la vaccinazione HPV e le sindromi suddette.
Pertanto, al fine di chiarirne gli aspetti di sicurezza, il 9 luglio 2015 la Commissione Europea ha
avviato una procedura di rivalutazione ( referral ) di questi medicinali e il PRAC ha ricevuto l'incarico di effettuarla.
Il PRAC ha quindi chiesto ai titolari delle autorizzazioni all'immissione in commercio dei
vaccini HPV di fornire i dati analitici sulla sindrome da dolore regionale complesso e sulla sindrome da tachicardia ortostatica posturale derivati dagli studi clinici ed i dati sulla sicurezza ottenuti dalla sorveglianza post-immissione in commercio.
Ha preso in considerazione anche la letteratura scientifica sull'argomento, i dati presenti in
Eudravigilance ( Database europeo che raccoglie tutte le segnalazioni di sospette ADR ), i
rapporti presentati dagli Stati membri e le informazioni fornite dai pazienti.
È stato inoltre richiesto il parere del Gruppo di consulenza scientifica ( SAG ), la cui competenza è stata integrata dall'esperienza acquisita da specialisti in queste sindromi e, in generale, nei
campi della neurologia, cardiologia e farmacoepidemiologia.
La sindrome da dolore regionale complesso ( CRPS ) è una sindrome cronica dolorosa che di solito colpisce un arto e di norma si manifesta a seguito di un episodio traumatico.
L'esordio dei sintomi della CRPS è difficile da valutare poiché generalmente la CRPS può essere diagnosticata solo dal momento in cui dovrebbe essersi verificato il recupero dal trauma iniziale e viene quindi riconosciuta qualche tempo dopo nei soggetti che continuano a lamentare dolore.
Le stime disponibili suggeriscono che ogni anno circa 150 ragazze, di età compresa tra 10 e 19 anni, su un milione possono sviluppare la sindrome da dolore regionale complesso.
I dati ottenuti dagli studi clinici hanno incluso 60.594 soggetti per i vaccini Gardasil / Silgard
e Gardasil 9 e 42.047 soggetti per il Cervarix.
Non sono stati identificati casi di sindrome da dolore regionale complesso né nelle coorti trattate con Cervarix, né nel gruppo di controllo.
L'incidenza della sindrome da dolore regionale complesso negli studi clinici su Gardasil / Silgard e Gardasil 9 è stata inferiore a 1 caso su 10.000 anni-persona ed è risultata paragonabile nelle coorti trattate con Gardasil / Silgard e Gardasil 9 e nelle coorti corrispondenti trattate con il placebo.
Sono state anche eseguite analisi tra il numero osservato di segnalazioni spontanee rispetto a quello atteso, tenendo conto di una ampia gamma di scenari di sottosegnalazione ( dall'1 al 100% ) e includendo nell'esame anche segnalazioni che non soddisfacevano in pieno i criteri diagnostici relativi alla sindrome.
Il SAG ha inoltre riscontrato che la maggior parte delle segnalazioni valutate di sindrome da dolore regionale complesso non sembra soddisfare pienamente i criteri diagnostici stabiliti per la CRPS.
Nel complesso, il confronto tra il numero osservato e il numero atteso di segnalazioni spontanee non suggerisce un aumento dei casi di sindrome da dolore regionale complesso in relazione ai vaccini HPV rispetto alla popolazione non-vaccinata e non-supporta quindi l'esistenza di una possibile associazione.
La sindrome da tachicardia ortostatica posturale ( POTS ) è una sindrome in cui la frequenza cardiaca aumenta in maniera anomala dopo essersi seduti o alzati, causando sintomi quali vertigini, debolezza, svenimento, mal di testa, dolori, nausea e stanchezza.
Le stime disponibili suggeriscono che ogni anno almeno 150 ragazze e giovani donne su un milione possano sviluppare la sindrome da tachicardia ortostatica posturale.
I dati esaminati dagli studi clinici hanno incluso 60.594 soggetti per i vaccini Gardasil / Silgard e Gardasil 9 e 42.047 soggetti per il Cervarix.
Non sono stati identificati casi né nelle coorti trattate con il Cervarix, né nel gruppo di controllo.
L'incidenza della sindrome da tachicardia ortostatica posturale ricavata dagli studi clinici su Gardasil / Silgard e Gardasil 9 è stata inferiore a 1 caso su 10.000 anni-persona ed è risultata paragonabile nelle coorti trattate con Gardasil / Silgard / Gardasil 9 e nelle coorti corrispondenti trattate con placebo.
Nel complesso, il confronto tra il numero osservato e il numero atteso di segnalazioni
spontanee non suggerisce un aumento dei casi di sindrome da tachicardia ortostatica posturale in relazione ai vaccini HPV rispetto alla popolazione non-vaccinata e non-supporta quindi l'esistenza di una possibile associazione.
L'esame dei dati ha altresì dimostrato che alcuni sintomi possono confondersi con quelli della sindrome da stanchezza cronica ( CFS ).
Molte tra le segnalazioni analizzate presentavano infatti caratteristiche della sindrome da stanchezza cronica e ad alcuni pazienti sono state contemporaneamente diagnosticate sia la sindrome da
tachicardia ortostatica posturale sia la sindrome da stanchezza cronica.
Particolarmente rilevanti sono infine i risultati di un ampio studio che escludono correlazioni tra il vaccino HPV e la sindrome da stanchezza cronica.
In conclusione, la revisione europea effettuata non ha fornito risultati evidenti che i tassi di queste sindromi in ragazze vaccinate siano diversi dai tassi attesi in questo gruppo di età, tenendo anche conto della sottosegnalazione.
I dati ottenuti non supportano alcun rapporto causale tra i vaccini HPV e l'insorgenza delle sindromi da dolore regionale complesso e da tachicardia ortostatica posturale.
Pertanto non è necessario intraprendere, a livello europeo, alcuna azione regolatoria che modifichi l'uso dei suddetti vaccini o le informazioni di sicurezza riportate nelle relative schede tecniche.
Dagli esami effettuati risulta che più di 80 milioni di persone nel mondo ha già ricevuto la
vaccinazione HPV per cui si attende ora una notevole riduzione dei casi di tumore cervicale
e di altri tipi di tumori e infezioni causati da HPV proprio perché la prevenzione primaria a
livello mondiale è la migliore arma di difesa a nostra disposizione contro germi e virus.
Il tumore cervicale è la quarta causa più comune nel mondo di morte per cancro nelle donne, con oltre 20.000 decessi ogni anno in Europa ( tasso standardizzato 4.2 per 100.000 donne ), nonostante l'esistenza di validi programmi di screening oncologici.
Da tutto ciò deriva che i benefici dei vaccini HPV continuano ad essere superiori ai possibili
effetti indesiderati e la loro sicurezza, come accade per tutti i medicinali, continuerà ad
essere attentamente e costantemente monitorata e sarà tenuta in considerazione qualsiasi eventuale nuova evidenza si verificasse. ( Xagena2017 )
Fonte: Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia 2014-2015 - AIFA, 2017
Inf2017 Med2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Valutazione della riduzione sostanziale della dose e del campo di radioterapia nei pazienti con carcinoma orofaringeo associato al papillomavirus umano trattati con chemioradioterapia definitiva
Diverse strategie di de-escalation per il carcinoma orofaringeo ( OPC ) associato al papillomavirus umano ( HPV ) si sono...
Immunogenicità e sicurezza del vaccino contro il papillomavirus umano nei giovani sopravvissuti al tumore
I giovani sopravvissuti al tumore sono a maggior rischio di cancro correlato al papillomavirus umano ( HPV ), causato principalmente...
Efficacia, sicurezza e immunogenicità di un vaccino a particelle virus-simili del papillomavirus umano L1 tipi 16 e 18 prodotto da Escherichia coli
Il vaccino per i sottotipi HPV ( papillomavirus ) 16 e 18 bivalente prodotto da Escherichia coli è risultato ben...
Esiti di pazienti con metastasi a un singolo linfonodo di tumore orofaringeo correlato al papillomavirus umano trattati con chirurgia transorale
Le metastasi dei linfonodi regionali rimangono un importante fattore prognostico nei pazienti con carcinoma orofaringeo a cellule squamose ( OPSCC...
Terapia genica del recettore delle cellule T per i tumori epiteliali associati al papillomavirus umano
La terapia con cellule T geneticamente modificate è un trattamento emergente dei tumori ematologici con potenziale utilità nei tumori epiteliali....
Radioterapia più Cisplatino o Cetuximab nel tumore orofaringeo positivo al papillomavirus umano a basso rischio: studio De-ESCALaTE HPV
L'incidenza del tumore orofaringeo positivo al papillomavirus umano ( HPV ), una malattia che colpisce i pazienti più giovani, è...
Radioterapia più Cetuximab o Cisplatino nel tumore orofaringeo positivo per papillomavirus umano: studio NRG Oncology RTOG 1016
I pazienti con carcinoma orofaringeo a cellule squamose positivo al papillomavirus umano ( HPV) presentano un'elevata sopravvivenza se trattati...
Prevalenza del DNA di papillomavirus umano e proteina p16INK4a nel tumore del pene e neoplasia pemile intraepiteliale
Sebbene precedenti metanalisi abbiano esaminato la prevalenza del DNA del papillomavirus umano ( HPV ) nel tumore del pene, non...
Tipi di papillomavirus umano da infezione a cancro dell'ano, in base al sesso e allo stato di HIV
I dati sulla carcinogenicità dei tipi di papillomavirus umano ( HPV ) nell'ano sono necessari per informare la prevenzione del...