Accuratezza del test del papillomavirus umano su campioni auto-raccolti versus campioni raccolti dal medico


Lo screening per l’infezione da papillomavirus umano ( HPV ) è più efficace nel ridurre l’incidenza di carcinoma della cervice rispetto allo screening basato su strisci da Pap test.
Inoltre, il test per HPV può essere effettuato su campioni vaginali auto-raccolti dalle donne e ciò offre l’opportunità di migliorare la copertura dello screening.
Tuttavia, l’accuratezza clinica del test per HPV su campioni auto-raccolti non è ben definita.

È stato condotto uno studio per valutare se il test per HPV su campioni auto-raccolti sia equivalente a quello effettuato su campioni raccolti dai medici.

Sono stati identificati gli studi rilevanti pubblicati in diversi database.

Gli studi sono stati inseriti nell’analisi se rispettavano tutti i seguenti criteri di selezione: un campione di cellule cervicali era stato auto-raccolto da una donna seguito da un campione raccolto da un medico; era stato effettuato un test per HPV ad alto rischio sul campione auto-raccolto ( test indice ) ed era stato effettuato un test per HPV o un’interpretazione citologica sul campione raccolto dal medico ( test di confronto ); e la presenza o l’assenza di neoplasia intraepiteliale cervicale di grado 2 ( CIN2 ) o più alto erano state verificate con colposcopia e biopsia in tutte le donne arruolate o nelle donne con uno o più test positivi.

Sono stati inclusi nell’analisi i dati provenienti da 36 studi, per un totale di 154.556 donne.

L’accuratezza assoluta ha mostrato differenze in base al contesto clinico.

Nel contesto dello screening, il test per HPV su campioni auto-raccolti ha identificato, in media, il 76% di CIN2 o peggiori e l’84% di CIN3 o peggiori.

La specificità aggregata assoluta di escludere CIN2 o peggiori è stata pari a 86%, e 87% quella di escludere CIN3 o peggiori.

La variazione dell’accuratezza relativa del test per HPV su campioni auto-raccolti rispetto ai test su campioni raccolti dai medici è risultata bassa nei vari contesti, e ciò ha consentito l’aggregazione dei dati sull’accuratezza relativa tra tutti gli studi.

La sensibilità aggregata del test per HPV su campioni auto-raccolti è risultata più bassa rispetto a quella osservata sui test per HPV su campioni raccolti dai medici ( rapporto 0.88 per CIN2 o peggiori, e 0.89 per CIN3 o peggiori ).

Anche la specificità è risultata più bassa nei campioni auto-raccolti versus campioni raccolti dai medici ( rapporto 0.96 per CIN2 o peggiori, e 0.96 per CIN3 o peggiori ).

Il test per HPV basato sul segnale prodotto condotto su campioni auto-raccolti è risultato meno sensibile e specifico rispetto al test su campioni raccolti dai medici.

Di contro, alcuni test per HPV basati su PCR hanno mostrato in genere sensibilità simile nei campioni auto-raccolti e in quelli raccolti dai medici.

In conclusione, in programmi di screening utilizzando saggi basati sul segnale, la raccolta del campione da parte di un medico dovrebbe essere raccomandata.
Tuttavia, il test per HPV su un campione auto-raccolto può essere suggerito come strategia aggiuntiva per raggiungere le donne che non partecipano a un programma di screening regolare.
Alcuni test per HPV basati su PCR potrebbero essere presi in considerazione per lo screening di routine dopo un’attenta valutazione di fattibilità, logistica, compliance della popolazione e costi. ( Xagena2014 )

Arbyn M et al, Lancet Oncol 2014; 15: 172-183

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