Ruolo chiave del papillomavirus nell’adenocarcinoma della cervice
La maggior parte dei tumori della cervice uterina sono carcinomi a cellule squamose.
Sebbene l’incidenza dei carcinomi della cervice uterina sia in declino, l’adenocarcinoma della cervice è in aumento.
Uno studio multicentrico, coordinato da Xavier Castellsaguè dell’Hospitalet de Llobregat di Barcellona ( Spagna ) ha esaminato l’infezione da papillomavirus umano ( HPV ) e co-fattori per verificare se fossero in grado di spiegare questa differenza.
Sono stati raccolti i dati di 8 studi caso-controllo riguardanti il tumore della cervice, per un totale di 167 pazienti con adenocarcinoma della cervice ( 112 con adenocarcinoma e 55 con carcinoma adenosquamoso ).
I campioni di cervice sono stati analizzati alla ricerca di 33 genotipi di HPV.
Nei campioni di sangue è stata invece ricercata la presenza di Chlamydia e del virus dell’Herpes simplex-2 ( HSV-2 ).
L’odds ratio ( il rapporto tra i rischi ) aggiustato per l’adenocarcinoma della cervice nelle donne HPV-positive, confrontato con le donne HPV-negative, è risultato essere 81.3.
HPV 16 ed HPV 18 sono stati i due tipi di HPV più comunemente rintracciati sia nei pazienti che nei controlli.
Questi due tipi di HPV erano presenti nell’82% dei pazienti.
Co-fattori che hanno mostrato chiare associazioni positive, statisticamente significative, con l’adenocarcinoma cervicale in generale e tra le donne HPV-positive, comprendevano: nessuna scolarità, scarsa igiene, variabili associate al comportamento sessuale, impiego per lungo periodo di contraccezione ormonale, alta parità, e sieropositività per HSV-2.
La parità aveva una più debole associazione con l’adenocarcinoma, e solo tra le donne HPV-positive.
L’impiego di un dispositivo intrauterino ( IUD ) ha evidenziato una relazione inversa, statisticamente significativa, con il rischio di adenocarcinoma; utilizzatrici di dispositivo intrauterino versus coloro che non hanno mai utilizzato i dispositivi: OR = 0.41.
Il fumo e la sieropositività per la Chlamydia non sono risultate associate alla malattia.
I dati dello studio hanno indicato che il papillomavirus umano ( HPV ) sembra essere un fattore di rischio chiave per l’adenocarcinoma della cervice. ( Xagena2006 )
Castellsaguè X et al, J Natl Cancer Inst 2006; 98: 303-315
Cardio2006 Gyne2006
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Valutazione della riduzione sostanziale della dose e del campo di radioterapia nei pazienti con carcinoma orofaringeo associato al papillomavirus umano trattati con chemioradioterapia definitiva
Diverse strategie di de-escalation per il carcinoma orofaringeo ( OPC ) associato al papillomavirus umano ( HPV ) si sono...
Immunogenicità e sicurezza del vaccino contro il papillomavirus umano nei giovani sopravvissuti al tumore
I giovani sopravvissuti al tumore sono a maggior rischio di cancro correlato al papillomavirus umano ( HPV ), causato principalmente...
Efficacia, sicurezza e immunogenicità di un vaccino a particelle virus-simili del papillomavirus umano L1 tipi 16 e 18 prodotto da Escherichia coli
Il vaccino per i sottotipi HPV ( papillomavirus ) 16 e 18 bivalente prodotto da Escherichia coli è risultato ben...
Esiti di pazienti con metastasi a un singolo linfonodo di tumore orofaringeo correlato al papillomavirus umano trattati con chirurgia transorale
Le metastasi dei linfonodi regionali rimangono un importante fattore prognostico nei pazienti con carcinoma orofaringeo a cellule squamose ( OPSCC...
DNA tumorale circolante nel plasma di HPV per la sorveglianza della recidiva nel carcinoma orofaringeo associato a papillomavirus
Il DNA tumorale circolante nel plasma del papillomavirus umano ( ctHPVDNA ) è un biomarcatore sensibile e specifico del carcinoma...
Terapia genica del recettore delle cellule T per i tumori epiteliali associati al papillomavirus umano
La terapia con cellule T geneticamente modificate è un trattamento emergente dei tumori ematologici con potenziale utilità nei tumori epiteliali....
Radioterapia più Cisplatino o Cetuximab nel tumore orofaringeo positivo al papillomavirus umano a basso rischio: studio De-ESCALaTE HPV
L'incidenza del tumore orofaringeo positivo al papillomavirus umano ( HPV ), una malattia che colpisce i pazienti più giovani, è...
Radioterapia più Cetuximab o Cisplatino nel tumore orofaringeo positivo per papillomavirus umano: studio NRG Oncology RTOG 1016
I pazienti con carcinoma orofaringeo a cellule squamose positivo al papillomavirus umano ( HPV) presentano un'elevata sopravvivenza se trattati...
Prevalenza del DNA di papillomavirus umano e proteina p16INK4a nel tumore del pene e neoplasia pemile intraepiteliale
Sebbene precedenti metanalisi abbiano esaminato la prevalenza del DNA del papillomavirus umano ( HPV ) nel tumore del pene, non...