Cambiamenti emostatici a 6 settimane post-parto: implicazioni per il tromboembolismo materno


I Ricercatori del Queen Elizabeth II Hospital di Hertfordshire ( Regno Unito ) hanno condotto uno studio prospettico osservazionale per misurare i cambiamenti trombotici durante il periodo post-natale fino a 6 settimane dopo il parto e valutare l’estensione del periodo di rischio.

In totale, sono state arruolate nello studio 50 donne, 4 delle quali si sono ritirate.

Le piastrine sono risultate significativamente elevate al giorno 19 rispetto al giorno 42 ( P
Il fibrinogeno è risultato elevato da prima del parto fino al giorno 15 dopo il parto ( P
Il tempo di protrombina è risultato basso fino al giorno 15 ( P
La ROTEM ( tromboelastometria rotazionale ) ha rivelato un basso tempo di coagulazione prima del parto che è rimasto basso fino al giorno 7.

Il tempo di formazione del coagulo è rimasto significativamente basso fino al giorno 25 ( P
La stabilità massima del coagulo, l’angolo alfa e l’ampiezza a 20 minuti sono aumentate fino al giorno 19 ( P
Confrontando il parto vaginale con quello cesareo, sono state osservati aumenti non-significativi dei parametri trombotici in caso di parto cesareo.

In conclusione, le valutazioni sulla coagulazione e la tromboelastometria fanno supporre una persistente ipercoagulazione durante le prime 3 settimane dopo il parto. ( Xagena2009 )

Saha P et al, BJOG 2009; 116: 1602-1612


Gyne2009 Cardio2009


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