Il parto pretermine associato a un aumento del rischio di insufficienza cardiaca nell'età adulta


Secondo uno studio la nascita pretermine è associata a un aumento del rischio di insufficienza cardiaca nell'età adulta.
Il rischio è superiore a 2 volte per le persone nate pretermine e più di 12 volte per quelle nate estremamente pretermine.

I ricercatori hanno valutato tutti i nati vivi non-gemellari in Svezia dal 1973 al 2014.

Sono state incluse 4.193.069 nascite, dopo aver escluso 8.637 nascite per informazioni mancanti sull'età gestazionale.
L'età media di tutti gli individui al follow-up era di 22.5 anni.

Tra 85 milioni di anni-persona di follow-up, 4.158 ( 0.1% ) partecipanti allo studio sono stati identificati come affetti da insufficienza cardiaca con un tasso di incidenza complessivo di 4.8 su 100.000 tra le età da 0 a 43 anni.
I tassi di incidenza per 100.000 anni-persona sono stati pari a 11.5 tra i nati pretermine, 5.8 tra quelli nati a termine precoce e 4.1 tra quelli nati a termine completo.
L'età media al momento della diagnosi era di 15.4 anni.

Rispetto al termine completo, il parto pretermine ( età gestazionale inferiore a 37 settimane ) è stato associato a un aumento del rischio di insufficienza cardiaca di 2.7 volte ( hazard ratio aggiustato, aHR=2.69 [ IC 95%, 2.43-2.97 ] ) e il parto precoce è stato associato a un rischio di 1.4 volte ( aHR 1.4 [ IC 95%, 1.29-1.51 ] ).
Le persone nate estremamente pretermine ( età gestazionale da 22 a 27 settimane ) avevano una probabilità di quasi 13 volte maggiore di soffrire di insufficienza cardiaca ( aHR 12.83 [ IC 95%, 9.55-17.25 ] ).

L'insufficienza cardiaca ha spesso un grande carico di malattia ed è associata ad alti tassi di ospedalizzazione, spese sanitarie e mortalità prematura.

Dallo studio è emerso che gli individui nati pretermine possono aver bisogno di un follow-up clinico a lungo termine fino all'età adulta per la valutazione e il monitoraggio preventivo, anche tra quelli senza anomalie cardiache note. ( Xagena2021 )

Fonte: JAMA Pediatrics, 2021

Cardio2021 Pedia2021



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