Parto prematuro ed apporto di folati nel secondo trimestre di gravidanza


Lo scopo di questo lavoro ha valutato se le quote di folati materni nel secondo trimestre di gravidanza siano correlate al rischio di parto prematuro.

Le donne sono state reclutate tra la 24a e la 29a settimana di gestazione nell’ambito di uno studio su gravidanza, infezioni e nutrizione.

Sono state incluse in questo lavoro le donne che hanno risposto ad un questionario alimentare, o che hanno fornito un campione di sangue sul quale sono stati misurati i valori di folati sierici ed intraeritrocitari.

L’apporto medio di folati con la dieta è risultato di 463 microg.

Apporti inferiori ai 500 microg si associavano ad un aumento del rischio di parto pretermine ( RR=1,8 ), anche considerando l’apporto energetico totale.

Così pure valori sierici di folati inferiori a 16,3 ng/mL e valori intraeritrocitari inferiori o uguali a 626,6 ng/mL erano associati ad un rischio relativo di 1.8 e di 1.7, rispettivamente.

Questi risultati sembrerebbero confermare l’ipotesi che bassi valori di folati nel secondo trimestre di gravidanza si associno ad un aumento del rischio di parto pretermine. ( Xagena2005 )

Siega-Riz AM et al, Am J Obstet Gynecol, 2004; 191: 6

Marianna Bassan , Specialista in Ginecologia, Milano

Gyne2005


Indietro

Altri articoli