Terapia endocrina con o senza Ribociclib dopo progressione dell'inibizione della chinasi 4/6 ciclina-dipendente nel cancro al seno metastatico HR-positivo e HER2-negativo: studio MAINTAIN
L'inibitore della chinasi 4/6 ciclina-dipendente ( CDK4/6 ) con terapia endocrina ( ET ) migliora la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) nei pazienti con tumore al seno metastatico ( MBC ) positivo al recettore ormonale ( HR+ ) e negativo al recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano ( HER2- ).
Sebbene i dati preclinici e clinici dimostrino un beneficio nel modificare la terapia endocrina e nel mantenere un inibitore di CDK4/6 durante la progressione, nessuno studio prospettico randomizzato ha valutato questo approccio.
In questo studio di fase II, in doppio cieco, controllato con placebo, avviato dallo sperimentatore, in pazienti con tumore al seno metastatico HR+/HER2- il cui cancro era progredito durante la terapia endocrina e con inibitori CDK4/6, i partecipanti hanno cambiato terapia endocrina ( Fulvestrant o Exemestane ) da terapia endocrina utilizzata pre-assegnazione casuale del trattamento, e sono stati assegnati in modo casuale a Ribociclib (Kisqali ), un inibitore di CDK4/6, versus placebo.
La sopravvivenza libera da progressione era l'endpoint primario, definito come il tempo trascorso dall'assegnazione casuale alla progressione della malattia o alla morte.
Supponendo una sopravvivenza libera da progressione mediana di 3.8 mesi con placebo, si è avuta una potenza dell'80% nel rilevare un hazard ratio ( HR ) di 0.58 ( corrispondente a una sopravvivenza libera da progressione mediana di almeno 6.5 mesi con Ribociclib ) con 120 pazienti assegnati in modo casuale utilizzando un log-rank test e un livello di significatività fissato al 2.5%.
Dei 119 partecipanti assegnati in modo casuale, 103 ( 86.5% ) avevano precedentemente ricevuto Palbociclib e 14 partecipanti avevano ricevuto Ribociclib ( 11.7% ).
È stato osservato un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione per i pazienti assegnati in modo casuale a terapia endocrina commutata più Ribociclib ( mediana, 5.29 mesi ) rispetto a terapia endocrina commutata più placebo ( mediana, 2.76 mesi; HR 0.57, P=0.006 ).
A 6 e 12 mesi, il tasso di sopravvivenza libera da progressione è stato rispettivamente del 41.2% e del 24.6% con Ribociclib, rispetto al 23.9% e 7.4% con il placebo.
In questo studio randomizzato, è stato osservato un beneficio significativo in termini di sopravvivenza libera da progressione per i pazienti con tumore al seno metastatico HR+/HER2- che hanno cambiato terapia endocrina e hanno ricevuto Ribociclib rispetto al placebo dopo precedente inibitore di CDK4/6 e terapia endocrina diversa. ( Xagena2023 )
Kalinsky K et al, J Clin Oncol 2023; 41: 4004-4013
Gyne2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...
Rischio di cancro al seno a lungo termine nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin trattate con Doxorubicina
Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
Sicurezza delle tecniche di riproduzione assistita nelle giovani donne portatrici di mutazioni BRCA con una gravidanza dopo un cancro al seno
Per le giovani portatori di mutazioni BRCA sopravvissute al carcinoma mammario, le tecniche di riproduzione assistita ( ART ) non...
I tassi di iperglicemia dopo la terapia con Alpelisib per il cancro al seno metastatico sono più alti di quelli osservati negli studi
I dati di uno studio hanno dimostrato che i pazienti con carcinoma mammario metastatico trattati con Alpelisib ( Piqray ),...
Infiammazione e declino clinico dopo chemioterapia adiuvante nelle anziane con cancro al seno: Hurria Older Patients Prospective Study
Le sopravvissute al tumore al seno più anziane sono ad aumentato rischio di declino clinico dopo la chemioterapia adiuvante. Uno...
Chemioterapia adiuvante a bassa intensità per il cancro al seno nelle donne anziane: studio HOPE
Le donne anziane con tumore alla mammella in fase iniziale ( EBC ) ad alto rischio traggono beneficio dalla chemioterapia...
Ibandronato nel setting adiuvante non produce benefici nel cancro al seno ER+
I risultati di uno studio di fase 3 hanno mostrato che l'aggiunta di Ibandronato alla terapia endocrina in ambiente adiuvante...