Sarcomi secondari dopo radioterapia per tumore del seno: rischio sostenuto e scarsa sopravvivenza


La radioterapia è stata considerata un fattore di rischio per lo sviluppo di sarcomi dei tessuti molli.

Un gruppo di Ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute, Harvard Medical School, a Boston, ha condotto uno studio per quantificare il rischio di sviluppare sarcomi dei tessuti molli dopo radioterapia e chirurgia per il tumore alla mammella, per valutare le tendenze temporali e per confrontare la sopravvivenza a lungo termine di pazienti con angiosarcoma associato o non-associato a radioterapia, utilizzando il database Surveillance, Epidemiology, and End Results ( SEER ).

Sono state coinvolte nello studio le donne con cancro al seno presenti nel database SEER tra il 1973 e il 2003.

La sopravvivenza delle pazienti che hanno sviluppato angiosarcoma correlato alla radioterapia sono state confrontate con quelle delle donne con angiosarcoma primario del torace e degli arti superiori.

La coorte di 563.155 pazienti con carcinoma mammario è stata suddivisa in 2 gruppi: le donne che avevano ricevuto radioterapia ( 37% ) e quelle che non-avevano ricevuto tale trattamento.
L’uso di radioterapia è aumentato con il tempo ( P
In totale, 948 pazienti hanno sviluppato sarcomi dei tessuti molli da 1 a 29 anni dopo la diagnosi di tumore mammario.

Le pazienti sottoposte a radioterapia hanno mostrato una maggiore incidenza di tutti i sarcomi dei tessuti molli ( 31 vs 22 per 100.000 persone-anno; HR=1.5 ), angiosarcomi ( HR=7.6 ) e istiocitoma fibroso maligno ( HR 2,5 ).

La radioterapia è rimasta un predittore significativo dopo aggiustamento per le covariate ( HR=1.4 ).

La mastectomia parziale ( HR=7.1 ), la radioterapia ( HR=2.2 ) e le dissezioni dei linfonodi ( HR=2.6 ) sono state identificate come fattori di rischio indipendenti per angiosarcoma.

L’HR per i sarcomi dei tessuti molli ha mostrato un picco a 10 anni, raggiungendo l’HR del gruppo non-trattato con radioterapia più o meno a 23 anni.

La sopravvivenza a 5 anni è stata del 38% e non sono state notate differenze tra l’angiosarcoma indotto da radioterapia e angiosarcoma non-indotto.

In conclusione, è stato osservato che la radioterapia aumenta il rischio di sarcoma dei tessuti molli, in particolare di angiosarcoma e di istiocitoma fibroso maligno.
Le pazienti sottoposte a radioterapia per tumore del seno dovrebbero essere seguite da vicino per oltre 20 anni. ( Xagena2009 )

Mery CM et al, Cancer 2009; 115: 4055-4063


Onco2009 Gyne2009



Indietro

Altri articoli


L'ossigenoterapia iperbarica ( HBOT ) è proposta come trattamento per gli effetti tossici locali tardivi dopo l'irradiazione del seno. Mancano,...


Lo studio randomizzato di fase III OlympiA ha confrontato 1 anno di Olaparib ( Lynparza ) o placebo come terapia...


L'impiego di Paclitaxel per via endovenosa ( IVpac ) è associato a neuropatia e richiede una premedicazione per prevenire reazioni...


Il completamento con successo della chemioterapia è fondamentale per migliorare gli esiti del carcinoma mammario. L’intensità della dose relativa ( RDI...



La patogenesi della dermatite acuta da radiazioni ( ARD ) non è completamente compresa. I batteri cutanei proinfiammatori possono contribuire...



La terapia protonica è in valutazione nel tumore al seno come strategia per ridurre l’esposizione alle radiazioni al cuore e...


Le donne sopravvissute al linfoma di Hodgkin ( HL ) trattate con radioterapia del torace hanno un rischio fortemente aumentato...