Influenza del sesso sulla sopravvivenza nei pazienti con cancro esofageo


Il valore prognostico del sesso sulla sopravvivenza per carcinoma esofageo non è attualmente chiaro e sempre più dati suggeriscono che le influenze ormonali potrebbero giustificare le differenze di incidenza tra uomini e donne.

Partendo dall’ipotesi che gli ormoni potrebbero influenzare la prognosi nei pazienti con carcinoma del esofago, uno studio ha valutato l’ipotesi primaria che il sesso sia associato a sopravvivenza, e l’ipotesi secondaria che la relazione tra sesso e sopravvivenza dipenda, almeno in parte, da età, istologia e razza/etnia.

Utilizzando i database SEER dal 1973 al 2007, sono stati identificati 13.603 pazienti ( 34% ) con tumore esofageo metastatico e 26.848 pazienti ( 66% ) con carcinoma esofageo locoregionale.

Nell’analisi multivariata, le donne hanno mostrato una maggiore sopravvivenza specifica legata a carcinoma esofageo, rispetto agli uomini sia nella coorte con carcinoma esofageo metastatico ( hazard ratio [ HR ], 0.949; P=0.029 ) sia in quella con malattia locoregionale ( HR=0.920; P inferiore a 0.001 ).

Quando sono state prese in considerazione età e istologia, non sono emerse differenze nella sopravvivenza specifica legata a carcinoma esofageo tra uomini e donne con adenocarcinoma.

Di contro, donne di età inferiore a 55 anni ( HR=0.896; P=0.081 ) e quelle di età uguale o superiore a 55 anni ( HR=0.905; P inferiore a 0.001 ) con carcinoma esofageo locoregionale a cellule squamose hanno mostrato una maggiore sopravvivenza specifica legata a carcinoma esofageo rispetto agli uomini.

Nella coorte con carcinoma metastatico dell’esofago a cellule squamose, solo le donne di età inferiore a 55 anni hanno mostrato una maggiore sopravvivenza specifica legata al carcinoma esofageo ( HR=0.823; P=0.011 ), rispetto agli uomini.

In conclusione, il sesso è un fattore prognostico indipendente per pazienti con carcinoma esofageo locoregionale o carcinoma esofageo metastatico.
Come ipotesi secondaria, rispetto agli uomini, le donne di età uguale o superiore a 55 anni con carcinoma esofageo locoregionale a cellule squamose e quelle di età inferiore a 55 anni con carcinoma esofageo metastatico a cellule squamose mostrano un esito significativamente migliore.
Queste due ultime osservazioni meritano una ulteriore valutazione. ( Xagena2012 )

Bohanes P et al, J Clin Oncol 2012; 30: 2265-2272


Gastro2012 Onco2012



Indietro

Altri articoli

Le donne con fibrillazione atriale ( AF ) manifestano più sintomi correlati alla fibrillazione atriale e una peggiore qualità di...


In passato studi, relativamente piccoli, avevano identificato il sesso femminile come fattore di rischio per gli eventi avversi dopo ablazione...


Tra gli adulti sottoposti a terapia con Iodio radioattivo per il cancro differenziato della tiroide, il rischio di disfunzione epatica...


Nintedanib ( Ofev ) è un inibitore della tirosina-chinasi utilizzato nel trattamento delle malattie interstiziali polmonari ( ILD ) fibrosanti...


È stato valutato il rischio specifico per sesso di anticorpi anti-topoisomerasi I ( ATA ) su mortalità, sclerosi sistemica cutanea...


L'artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica con una ben nota preponderanza femminile. In una analisi post-hoc dello studio NORD-STAR,...


Studi osservazionali hanno dimostrato che gli uomini con sclerosi sistemica hanno un rischio maggiore di malattia interstiziale polmonare ( ILD...


La doppia terapia antiaggregante abbreviata seguita da un potente inibitore del recettore P2Y12 in monoterapia riduce il sanguinamento senza aumentare...


Tra i pazienti con fibrillazione atriale, le donne hanno meno probabilità di ricevere l'ablazione transcatetere e possono avere più complicazioni...


Le donne hanno peggiori esiti ischemici e di sanguinamento dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ). È stata valutata l'associazione...