Cambiamenti della posizione fetale in travaglio e loro associazione con l’analgesia epidurale


I cambiamenti di posizione del feto sono comuni nel corso del travaglio di parto, e la posizione definitiva si stabilisce solo in stretta prossimità del parto.
L’analgesia epidurale si associa fortemente alla posizione occipito-posteriore e questo potrebbe essere uno dei meccanismi che contribuiscono al minor tasso di parti spontanei vaginali che si osserva con tale pratica.

E’ questo il risultato di uno studio effettuato negli Stati Uniti che ha valutato la posizione della testa fetale, mediante ecografie ripetute, in 1562 donne in travaglio di parto.

L’ecografia veniva effettuata la prima volta al momento del reclutamento, la seconda volta al momento della somministrazione dell’analgesia epidurale o dopo 4 ore se non veniva effettuata l’epidurale, e la terza volta in travaglio avanzato ( dilatazione cervicale >8 cm ).
La posizione fetale al momento del parto era poi rilevata clinicamente.

E’ stato riscontrato che, indipendentemente da quale fosse la posizione fetale al momento del reclutamento, la maggior parte dei feti ( il 78% degli occipito-traverso, l’80% degli occipito-posteriore e l’83% degli occipito-anteriore ) si presentava occipito-anteriore al momento del parto.

La posizione finale si determinava in stretta vicinanza al parto.

I cambiamenti di posizione sono risultati frequenti nel corso del travaglio e ben il 36% dei casi analizzati presentava una posizione occipito-posteriore in almeno una delle ecografie effettuate.

Tra i feti che erano occipito-posteriore nella fase avanzata del travaglio, solo il 20.7% erano ancora occipito-posteriore al momento del parto.

Le donne sottoposte ad epidurale non presentavano più occipito-posteriori al momento del reclutamento ( 23.4% versus 26% senza epidurale, p=0.9 ) o alla seconda ecografia ( 24.9% versus 28.3% senza epidurale ), ma presentavano più occipito-posteriori al momento del parto ( 12,9% versus 3.3% senza epidurale, p=0.002 ).

Quest’ultima associazione si manteneva anche all’analisi multivariata ( odds ratio 4.0 ).( Xagena2005 )

Lieberman E et al, Obstet Gynecol 2005;105:974-982

Fiorenza Lagona, Specialista in Ginecologia, Milano

Gyne2005


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