Esiti dopo tocodinamometria interna versus esterna nel monitoraggio del travaglio
É stato ipotizzato che la tocodinamometria interna possa fornire una valutazione più accurata rispetto al monitoraggio esterno delle contrazioni e quindi migliorare la possibilità di aggiustare la dose efficace di ossitocina, portanto a una conseguente riduzione dei parti operatori e a un minore stress fetale.
Sono tuttavia disponibili pochi dati per valutare questa ipotesi.
I Ricercatori dell’Academic Medical Center di Amsterdam, in Olanda, hanno condotto uno studio randomizzato e controllato in 6 ospedali per confrontare la tocodinamometria interna con il monitoraggio esterno dell’attività uterina in donne per le quali è stato necessario un travaglio indotto o forzato.
L’esito primario era il tasso di parti operatori, inclusi sia i parti cesarei sia i parti vaginali strumentali.
Gli esiti secondari includevano l’uso di antibiotici durante il travaglio, il tempo dalla randomizzazione al parto e gli esiti neonatali avversi ( definiti come qualsiasi dei seguenti casi: punteggio Apgar a 5 minuti inferiore a 7, pH dell’arteria ombelicale inferiore a 7.05 e permanenza del neonato in ospedale superiore a 48 ore ).
In totale, 1456 donne sono state assegnate in maniera casuale a tocodinamometria interna ( n=734 ) o a monitoraggio esterno ( n=722 ).
Il tasso di parto operatorio è stato pari al 31.3% nel gruppo tocodinamometria interna e 29.6% in quello monitoraggio esterno ( rischio relativo con monitoraggio interno, RR=1.1 ).
Gli esiti secondari non hanno mostrato differenze significative tra i 2 gruppi.
Il tasso di esiti neonatali avversi è stato del 14.3% con il monitoraggio interno e 15.0% con quello esterno ( RR=0.95 ).
Non sono stati osservati eventi avversi gravi associati all’uso di catetere a pressione intrauterina.
In conclusione, la tocodinamometria interna durante il travaglio indotto o forzato, rispetto al monitoraggio esterno, non riduce in modo significativo il tasso di parti operatori o di esiti neonatali avversi. ( Xagena2010 )
Bakker JJ et al, N Engl J Med 2010; 362: 306-313
Gyne2010
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