Esiti neonatali associati all'esposizione alla Cannabis in utero: uno studio di coorte retrospettivo basato sulla popolazione
L’intero spettro delle associazioni tra l’esposizione alla Cannabis in utero e gli esiti avversi neonatali non è ancora ben definito.
L'obiettivo di uno studio è stato quello di valutare le associazioni tra l’esposizione alla Cannabis in utero e gli esiti neonatali.
E' stato condotto uno studio di coorte retrospettivo basato sulla popolazione, riguardo alle nascite singole tra i membri del Kaiser Permanente Northern California ( periodo 2011-2020 ).
Sono stati inclusi la diade madre-bambino in cui la madre incinta è stata sottoposta a screening per l'uso di Cannabis come parte dell'assistenza prenatale standard, generalmente al momento dell'ingresso.
L'esposizione in utero alla Cannabis è stata definita come l'uso auto-riferito da quando la donna è rimasta incinta e/o un test tossicologico sulle urine è risultato positivo per la Cannabis in qualsiasi momento durante la gravidanza ( esposizione primaria ).
La frequenza d'uso è stata auto-riferita e classificata come giornaliera, settimanale, mensile o inferiore, mai o sconosciuta ( esposizione secondaria ).
Gli esiti neonatali includevano basso peso alla nascita, piccolo per l'età gestazionale, parto pretermine, ricovero in Unità di terapia intensiva neonatale ( UTIN ) e supporto respiratorio infantile.
Su 364.924 neonati, 22.624 ( 6,2% ) sono stati esposti alla Cannabis in utero.
Dopo aggiustamento per i potenziali fattori confondenti, inclusa l’esposizione in utero ad altre sostanze, l’esposizione in utero alla Cannabis è risultata associata a maggiore probabilità di basso peso alla nascita (odds ratio aggiustato, aORR=1,20; intervallo di confidenza [ IC ] 95%, 1,12-1,28 ), piccoli per l’età gestazionale ( aORR=1,24; IC 95%, 1,18–1,30 ), nascita pretermine ( inferiore a 37 settimane; aOR=1,06; IC 95%, 1,00–1,13 ) e ricovero in Unità di terapia intensiva neonatale ( aORR=1,06; IC 95%, 1,01–1,11 ).
E' stata riscontrata un'associazione suggestiva con la nascita pretermine precoce ( inferiore a 34 settimane; aORR=1,11; IC 95%, 1,00-1,23; P = 0,055 ), ma nessuna associazione significativa con il supporto respiratorio ( aORR=1,07; IC 95 % 0,97–1,18 ).
L’analisi dose-risposta ha rilevato una crescente probabilità di basso peso alla nascita e di basso peso per l’età gestazionale con una crescente frequenza di uso prenatale di Cannabis da parte della persona incinta.
Le analisi di sensibilità hanno inoltre supportato un aumento della probabilità di basso peso alla nascita e di piccole dimensioni per l’età gestazionale, sebbene le associazioni con altri esiti non abbiano raggiunto la significatività statistica.
In conclusione, l’esposizione in utero alla Cannabis è risultata associata a una maggiore probabilità di basso peso alla nascita, piccolo per l’età gestazionale, parto pretermine e ricovero in Unità di terapia intensiva neonatale.
Le persone che sono incinte o che stanno valutando una gravidanza devono essere informate riguardo ai potenziali esiti avversi sulla salute neonatale associati al consumo di Cannabis nel periodo prenatale. ( Xagena2023 )
Avalos LA, et al Am J Obstet Gynecol 2023: S0002-9378(23)02034-3
Gyne2023 Pedia2023 Psyche2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Cancro dell'utero in fase avanzata: Adavosertib appare attivo ma associato ad alta tossicità
Una ricerca ha mostrato che Adavosertib è attivo ma non ben tollerato nelle pazienti con carcinoma sieroso uterino ricorrente o...
Morbilità e mortalità a lungo termine nei bambini dopo l'esposizione in utero a tumore materno
L'esposizione in utero al tumore materno e il trattamento del cancro potrebbero influenzare la salute e lo sviluppo a breve...
I neonati esposti ai lassativi in utero possono sviluppare allergie nel corso della vita
Secondo uno studio di coorte, l'esposizione precoce ai lassativi è stata associata al successivo sviluppo di malattie allergiche, tra cui...
Inalatore di salvataggio combinato a dose fissa di Albuterolo e Budesonide per l'asma
Quando i sintomi dell'asma peggiorano, i pazienti in genere si affidano a una terapia di salvataggio con beta-2-agonisti a breve...
Infliximab: uso di vaccini vivi in bambini esposti al medicinale in utero o durante l'allattamento
Infliximab ( Remicade, Flixabi, Inflectra, Remsima e Zessly ) è un anticorpo monoclonale umano-murino chimerico dell'immunoglobulina G1 ( IgG1 ) che...
Terapia di salvataggio della forma moderata-grave dell'asma: combinazione di Albuterolo e Budesonide a dose fissa per inalazione
Man mano che i sintomi dell'asma peggiorano, i pazienti in genere si affidano alla terapia di salvataggio con beta-2-agonisti a...
Effetto del Magnesio nebulizzato rispetto al placebo aggiunto all'Albuterolo sul ricovero nei bambini con asma acuto refrattario trattati al Pronto soccorso
Sebbene il Magnesio per via endovenosa diminuisca i ricoveri nell'asma acuto pediatrico refrattario, viene utilizzato in modo variabile a causa...
Adavosertib, efficacia nel carcinoma sieroso dell’utero ricorrente
Adavosertib ha mostrato segnali incoraggianti di efficacia contro il carcinoma sieroso dell’utero ricorrente in uno studio di fase 2. Il tasso...
Influenze in utero e perinatali sul rischio di suicidio
Condizioni avverse in utero e perinatali potrebbero contribuire ad un aumentato rischio di suicidio per tutta la durata della vita;...