Valutazione del metabolismo, della funzione e della fisiologia dell'energia cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca che assumono Empagliflozin: studio EMPA-VISION
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) sono emersi come trattamento fondamentale per i pazienti con insufficienza cardiaca ( HF ), indipendentemente dalla sottostante frazione di eiezione ridotta o preservata.
Tuttavia, rimane sfuggente un meccanismo d’azione cardiaco definito.
Disturbi nel metabolismo energetico del miocardio sono rilevabili in tutti i fenotipi di insufficienza cardiaca ed è stato proposto che l'inibitore di SGLT2 possa migliorare la produzione di energia.
Si è determinato se il trattamento con Empagliflozin porti a cambiamenti nell’energetica miocardica, nella metabolomica sierica e nella capacità cardiorespiratoria.
EMPA-VISION ( Assessment of Cardiac Energy Metabolism, Function and Physiology in Patients With Heart Failure Taking Empagliflozin ) è uno studio meccanicistico prospettico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, che ha arruolato 72 pazienti sintomatici con insufficienza cardiaca cronica con frazione di eiezione ridotta ( HFrEF; n=36; frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) inferiore o uguale al 40%; classe NYHA maggiore o uguale a II; NT-proBNP [ frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B ] superiore o uguale a 125 pg/ml ) e insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( HFpEF; n=36; frazione di eiezione ventricolare sinistra maggiore o uguale al 50%; classe NYHA maggiore o uguale a II; NT-proBNP maggiore o uguale a 125 pg/ml ).
I pazienti sono stati stratificati nelle rispettive coorti ( HFrEF rispetto a HFpEF ) e assegnati in modo casuale a Empagliflozin ( Jardiance ) ( 10 mg; n=35: 17 HFrEF e 18 HFpEF ) o placebo ( n=37: 19 HFrEF e 18 HFpEF ) una volta al giorno per 12 settimane.
L'endpoint primario era una variazione del rapporto cardiaco fosfocreatina:ATP ( PCr/ATP ) dal basale alla settimana 12, determinato mediante spettroscopia di risonanza magnetica del fosforo a riposo e durante il picco di stress da Dobutamina ( 65% della frequenza cardiaca massima per età ).
La spettrometria di massa su un set mirato di 19 metaboliti è stata eseguita al basale e dopo il trattamento.
Sono stati studiati altri endpoint esplorativi.
Il trattamento con Empagliflozin non ha modificato i parametri energetici cardiaci ( ovvero, PCr/ATP ) a riposo nell'insufficienza HFrEF ( differenza media aggiustata del trattamento Empagliflozin - placebo, -0.25; P=0.14 ) o nell' insufficienza HFpEF ( differenza media di trattamento aggiustata, -0.16; P=0.47 ).
Allo stesso modo, non sono stati riscontrati cambiamenti in PCr/ATP durante lo stress da Dobutamina nell'insufficienza HFrEF ( differenza media di trattamento aggiustata, -0.13; P=0.23 ) o HFpEF ( differenza media di trattamento aggiustata, -0.22; P=0.32 ).
Non sono stati osservati cambiamenti nella metabolomica sierica o nei livelli di corpi chetonici circolanti.
Nei pazienti con insufficienza HFrEF o HFpEF, il trattamento con 10 mg di Empagliflozin una volta al giorno per 12 settimane non ha migliorato l’energia cardiaca né ha modificato i metaboliti sierici circolanti associati al metabolismo energetico rispetto al placebo.
Sulla base dei risultati, è improbabile che il miglioramento del metabolismo energetico cardiaco possa mediare gli effetti benefici degli inibitori di SGLT2 nell’insufficienza cardiaca. ( Xagena2023 )
Hundertmark MJ et al, Circulation 2023; 147: 1654-1669
Cardio2023 Farma2023
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