Alto tasso di risposta virologica sostenuta con la combinazione Daclatasvir e Sofosbuvir nei pazienti con infezione da HCV genotipo 1, 2 e 3
Il regime orale costituito da Daclatasvir e da Sofosbuvir ( Sovaldi ) ha prodotto una guarigione nel 90% dei pazienti con infezione da virus della epatite C ( HCV ).
Daclatasvir è un inibitore NS5A e Sofosbuvir è un inibitore della polimerasi del virus dell’epatite C.
Allo studio di fase 2 in aperto hanno preso parte 211 pazienti, reclutati presso 18 Centri negli Stati Uniti nel periodo 2011-2012.
Inizialmente, lo studio aveva arruolato 44 pazienti con infezione cronica da virus HCV, in precedenza non-trattati, con genotipo 1, e 44 pazienti con genotipo 2 o 3.
In seguito, lo studio è stato allargato, includendo 82 pazienti, naive al trattamento ( mai trattati ), con genotipo 1 e 31 pazienti che non avevano risposto a una precedente triplice terapia con Boceprevir ( Victrelis ) oppure Telaprevir ( Incivo, Incivek ), Interferone pegilato e Ribavirina.
I pazienti avevano un’età media di 52 anni; erano in maggioranza di razza bianca ed erano di sesso maschile nel 52% dei casi.
Il 63% presentava genotipo 1a, il 17% genotipo 1b, il 12% aveva genotipo 2, e il 9% genotipo 3.
La variante del gene IL28B CC variava dal 20 al 60% nei vari bracci di trattamento.
Circa i due-terzi dei pazienti presentava fibrosi epatica da moderata ad avanzata, oppure cirrosi ( stadio F2-F4 ).
Nella prima fase dello studio, i pazienti sono stati trattati con Daclatasvir per os alla dose di 60 mg una volta al giorno più Sofosbuvir per os alla dose di 400 mg una volta al giorno, con o senza Ribavirina, per 24 settimane.
Nella seconda parte dello studio, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere le stesse dosi di Daclatasvir e Sosfosbuvir, con o senza Ribavirina, per 12 settimane ( soggetti naive al trattamento ) o di 24 settimane.
L’endpoint principale era rappresentato dal raggiungimento della risposta virologica sostenuta ( SVR ), o livelli di HCV RNA non-rintracciabili ( inferiori a 25 UI/mL ), 12 settimane dopo l’interruzione della terapia ( SVR12 ).
L’endpoint secondario era costituito da risposta virologica sostenuta a 4 ( SVR4 ) e 24 ( SVR24 ) settimane dopo la fine del trattamento.
Sono stati trattati 211 pazienti; 207 hanno completato la terapia a 12 o a 24 settimane.
Il 98% dei 126 pazienti con genotipo 1, mai trattati in precedenza, ha raggiunto risposta virologica sostenuta. Il 98% dei pazienti non-responder in precedenza, hanno raggiunto SVR12.
Il 92% dei 26 pazienti con genotipo 2 ha raggiunto SVR12.
L’89% dei 18 pazienti con genotipo 3 ha raggiunto una risposta virologica sostenuta.
I tassi di risposta erano simili tra i pazienti che avevano ricevuto e non-ricevuto Ribavirina ( rispettivamente, 93% e 94% ).
I tassi di risposta non sono risultati differenti neppure nei pazienti con status IL28B CC, rispetto ai non-CC.
Daclatasvir e Sofosbuvir si sono dimostrati generalmente sicuri e ben tollerati. Il 7% dei pazienti ha sperimentato gravi eventi avversi e meno dell’1% ha interrotto il trattamento in maniera precoce ( 2 pazienti, a causa di ictus e peggioramento della fibromialgia ).
Le reazioni avverse più comuni sono state: fatigue ( 37% ), cefalea ( 29% ) e nausea ( 19% ).
Dallo studio è emerso che il trattamento con Daclatasvir e Sofosbuvir è associato a un’alta percentuale di risposta virologica sostenuta nei pazienti con infezione cronica da virus HCV con genotipi 1, 2 e 3, tra cui pazienti non-responder a una precedente terapia con Telaprevir o Boceprevir. ( Xagena2014 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2014
Inf2014 Gastro2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Analisi della resistenza nei pazienti con infezione da HCV genotipo 1-6 trattati con Sofosbuvir e Velpatasvir in studi di fase III
La combinazione a dose fissa di Sofosbuvir e Velpatasvir ( Epclusa ) è risultata altamente efficace nei pazienti con infezione...
La combinazione Glecaprevir e Pibrentasvir per 8 o 12 settimane nella infezione da HCV genotipo 1 o 3
Glecaprevir e Pibrentasvir ( Maviret ) sono agenti antivirali ad azione diretta con attività pangenotipica e un'alta barriera alla resistenza. Sono...
Infezione da HCV genotipo 1 e precedente trattamento antivirale ad azione diretta: Glecaprevir e Pibrentasvir per 12 settimane
Sebbene le terapie antivirali ad azione diretta ( DAA ) per l’infezione cronica da virus dell'epatite C ( HCV...
L’FDA ha approvato Zepatier, una combinazione di Elbasvir e Grazoprevir, per il trattamento dell’infezione da HCV di genotipo 1 e 4
Negli Stati Uniti, l’Agenzia regolatoria FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Zepatier, una combinazione di Elbasvir e...
Il regime Viekirax più Exviera associato ad alta risposta virologica sostenuta in alcuni pazienti con infezione da HCV genotipo 1b anche dopo 8 settimane di trattamento
I nuovi dati dello studio di fase 3b GARNET hanno mostrato che il 98% dei pazienti con infezione da virus...
Sofosbuvir e Velpatasvir per infezione da HCV genotipo 1, 2, 4, 5 e 6
Un regime di trattamento semplice ed efficace per una vasta gamma di pazienti che presentano un’infezione cronica da virus dell'epatite...
Risposta virologica in seguito a somministrazione combinata di Ledipasvir e Sofosbuvir in pazienti con co-infezione da HCV genotipo 1 e da HIV
Vi è un bisogno insoddisfatto di un trattamento senza Interferone e senza Ribavirina per l’infezione da virus dell'epatite C cronica...
La combinazione Ledipasvir e Sofosbuvir con o senza Ribavirina per pazienti con infezione da HCV genotipo 1 e cirrosi non-responsivi a precedente terapia con inibitori della proteasi
I pazienti con cirrosi derivante da infezione cronica da virus dell'epatite C ( HCV ) sono a rischio di complicazioni...
Viekira Pak per il trattamento dei pazienti con infezione cronica da virus HCV genotipo 1, approvato dalla FDA
La FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Viekira Pak ( compresse a base di Ombitasvir, Paritaprevir...