Fidaxomicina versus Vancomicina nel trattamento della infezione da Clostridium difficile
L’infezione da Clostridium difficile è la causa infettiva primaria di diarrea associata agli antibiotici.
È stato condotto uno studio per confrontare la efficacia e la sicurezza di Fidaxomicina ( Dificlir ) e Vancomicina ( Vanco ) nel trattamento dei pazienti con infezione da Clostridium difficile in Europa, Canada e Stati Uniti.
Nello studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato e di non-inferiorità, sono stati arruolati pazienti da 45 siti in Europa e 41 siti in USA e Canada nel periodo 2007-2009.
I pazienti eleggibili avevano età uguale o superiore a 16 anni con infezione acuta, e positiva per la tossina di Clostridium difficile.
I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a ricevere Fidaxomicina per via orale ( 200 mg ogni 12 ore ) o Vancomicina per via orale ( 125 mg ogni 6 ore ) per 10 giorni.
L’endpoint primario era la cura clinica, definita come risoluzione della diarrea e nessun successivo bisogno di trattamento.
La non-inferiorità è stata pre-specificata con un margine del 10% e le popolazioni sono state analizzate per intention-to-treat modificata e per-protocollo.
Dei 535 pazienti arruolati, 270 sono stati assegnati a Fidaxomicina e 265 a Vancomicina.
Dopo l’esclusione di 26 pazienti, 509 sono stati inclusi nella analisi di popolazione per intention-to-treat modificata.
In totale, 198 ( 91.7% ) dei 216 pazienti nella popolazione per-protocollo trattati con Fidaxomicina hanno raggiunto la cura clinica, rispetto a 213 ( 90.6% ) dei 235 trattati con Vancomicina, soddisfacendo il criterio di non-inferiorità.
La non-inferiorità è stata inoltre dimostrata per la cura clinica nella popolazione per intention-to-treat modificata, con 221 ( 87.7% ) dei 252 pazienti trattati con Fidaxomicina e 223 ( 86.8% ) dei 257 trattati con Vancomicina sono stati curati.
Nella maggior parte delle analisi di sottogruppo dell’endpoint primario nella popolazione per intention-to-treat modificata, gli esiti nei 2 gruppi di trattamento non hanno mostrato differenze significative; benché i pazienti trattati contemporaneamente con antibiotici per altre infezioni abbiano mostrato un più alto tasso di cura con Fidaxomicina ( 46 [ 90.2% ] su 51 ) che con Vancomicina ( 33 [ 73.3% ] su 45; p=0.031 ).
La manifestazione di effetti avversi emergenti legati al trattamento non ha mostrato differenze tra i gruppi.
In totale, 20 ( 7.6% ) dei 264 pazienti trattati con almeno una dose di Fidaxomicina e 17 ( 6.5% ) dei 260 trattati con Vancomicina sono deceduti.
In conclusione, Fidaxomicina potrebbe essere un trattamento alternativo per l’infezione da Clostridium difficile, con efficacia e sicurezza simile a quelle osservate con Vancomicina. ( Xagena2012 )
Cornely OA et al, Lancet Infect Dis 2012; 12: 281-288
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