Efficacia e sicurezza di Raltegravir nel trattamento della infezione da HIV per 5 anni negli studi BENCHMRK
Due studi randomizzati e controllati con placebo, BENCHMRK-1 e BENCHMRK-2. hanno valutato efficacia e sicurezza di Raltegravir ( Isentress ), un inibitore della integrasi di HIV-1.
Sono stati riportati i risultati degli studi BENCHMRK-1 e BENCHMRK-2 combinati a 3 anni ( il termine della fase in doppio cieco ) e 5 anni ( il termine dello studio ).
Sono stati arruolati pazienti naive per l’inibitore dell’integrasi, con HIV resistente a tre classi di farmaci e con fallimento della terapia antiretrovirale.
I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale, e in un rapporto 2:1, a Raltegravir 400 mg 2 volte al giorno oppure placebo, entrambi con un trattamento di background ottimizzato.
I pazienti e i ricercatori non erano a conoscenza del trattamento di assegnazione fino alla settimana 156, dopo la quale a tutti i pazienti è stato offerto il trattamento in aperto con Raltegravir fino alla settimana 240.
L’endpoint primario era stato precedentemente valutato a 16 settimane.
È stata esaminata l’efficacia a lungo termine con endpoint la proporzione di pazienti con una carica virale di HIV inferiore a 50 copie per mL e inferiore a 400 copie per mL, e un cambiamento medio nella conta delle cellule CD4 alle settimane 156 e 240.
Sono stati sottoposti a screening per l’inclusione 1.012 pazienti: 462 sono stati trattati con Raltegravir e 237 con placebo.
Alla settimana 156, il 51% dei pazienti nel gruppo Raltegravir versus il 22% di quelli nel gruppo placebo ( il mancato completamento è stato classificato come fallimento ) aveva cariche virali inferiori a 50 copie per mL e il 54% versus il 23% cariche virali inferiori a 400 copie per mL.
L’aumento medio della conta di cellule CD4 è stato di 164 cellule per microL versus 63 cellule per microL.
Dopo la settimana 156, 251 pazienti ( 54% ) del gruppo Raltegravir e 47 ( 20% ) del gruppo placebo sono entrati nella fase in aperto con Raltergravir; 221 ( 47% ) versus 44 ( 19% ) hanno completato l’intero studio.
Alla settimana 240, la carica virale è risultata inferiore a 50 copie per mL in 193 ( 42% ) pazienti inizialmente assegnati a Raltegravir e inferiore a 400 copie per mL in 210 ( 45% ); la conta media di cellule CD4 è aumentata di 183 cellule per microL.
Il fallimento virologico si è presentato in 166 pazienti trattati con Raltegravir ( 36% ) durante la fase in doppio cieco e in 17 di tutti i pazienti ( 6% ) durante la fase in aperto.
I più comuni eventi avversi legati al trattamento a 5 anni in entrambi i gruppi sono stati nausea, cefalea e diarrea, e si sono presentati in proporzioni simili in ciascun gruppo.
I risultati dei test di laboratorio sono risultati simili nei gruppi di trattamento e hanno mostrato un piccolo cambiamento dopo il secondo anno.
In conclusione, Raltegravir ha mostrato un profilo favorevole di efficacia e sicurezza nel lungo periodo in pazienti naive per gli inibitori della integrasi con HIV resistente a 3 classi di farmaci e nei quali la terapia antiretrovirale non ha funzionato.
Raltegravir rappresenta un’alternativa per i pazienti già trattati, in particolare per quelli per i quali sono disponibili poche opzioni di trattamento. ( Xagena2013 )
Eron JJ et al, Lancet Infect Dis 2013; 13: 587-596
Inf2013 Farma2013
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