Infezione da virus HIV: gli inibitori della proteasi associati a rischio di infarto miocardico
I ricercatori del DAD study avevano in precedenza dimostrato un’associazione tra la terapia antiretrovirale ed il rischio di infarto miocardico.
Non è chiaro se questa associazione differisca in base alla classe dei farmaci antiretrovirali.
E’ stato condotto uno studio per esaminare l’associazione tra l’esposizione cumulativa agli inibitori della proteasi e agli inibitori della trascrittasi inversa non nucleosidici ( NNRTI ) ed il rischio di infarto miocardico.
Sono stati analizzati i dati raccolti fino a febbraio 2005 dallo studio osservazionale DAD ( Data Collection on Adverse Event of anti-HIV Drugs ) riguardanti 23.437 pazienti, con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ).
Durante il periodo osservazionale, 345 pazienti hanno sofferto di un infarto miocardico.
L’incidenza di infarto miocardico è aumentato da 1.53 per 1000 persone-anno nei pazienti non esposti agli inibitori della proteasi a 6,1 per 1000 persone-anno nei pazienti esposti agli inibitori della proteasi per più di 6 anni.
Dopo aggiunstamento per l’esposizione all’altra classe di farmaci e ai fattori di rischio cardiovascolare ( escludendo i livelli dei lipidi ), la percentale relativa di infarto miocardico per anno di esposizione all’inibitore della proteasi è stato di 1,16, mentre la percentuale relativa per anno di esposizione agli inibitori NNRTI è stata di 1,05.
L’aggiustamento per i livelli dei lipidi ha ulteriormente ridotto l’effetto di esposizione per ciascuna classe di farmaci a 1.10 e a 1.0, rispettivamente.
I dati dello studio hanno mostrato che un’aumentata esposizione agli inibitori della proteasi è associata ad un aumento del rischio di infarto miocardico, che è parzialmente dovuta alla dislipidemia.
Non è stata trovata nessuna evidenza di un’associazione tra rischio di infarto miocardico e gli inibitori NNRTI. Tuttavia, il numero di persone esposte a questa classe di farmaci era inferiore rispetto alle persone trattate con inibitori della proteasi. ( Xagena2007 )
The DAD Study Group, N Engl J Med 2007; 356: 1723-1735
Inf2007 Farma2007
XagenaFarmaci_2007
Indietro
Altri articoli
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...
Esiti di sicurezza in gravidanza e neonatali relativi ai tempi di inizio della profilassi pre-esposizione orale giornaliera con Tenofovir disoproxil fumarato ed Emtricitabina per la prevenzione dell'infezione da virus HIV: studio CAP016
La sicurezza di Tenofovir disoproxil fumarato ed Emtricitabina ( Truvada ) come profilassi pre-esposizione ( PrEP ) nelle donne in...
Associazione tra infezione da HIV ed evento di aneurisma dell'aorta addominale tra 143.001 veterani
Le persone con infezione da virus HIV ( PWH ) hanno un rischio maggiore di malattie cardiovascolari. Precedenti dati trasversali...
Disfunzione neurocognitiva con danno neuronale in persone con infezione da HIV in terapia antiretrovirale di lunga durata
Gli esiti neurologici nelle persone con infezione da virus HIV ( PWH ) in terapia antiretrovirale ( ART ) di...
Passaggio in seconda linea a Dolutegravir per il trattamento dell'infezione da HIV
Ci sono pochi dati per informare il passaggio da un inibitore della proteasi ( PI ) potenziato con Ritonavir a...
Inibizione del capside con Lenacapavir nell'infezione da HIV-1 multiresistente
I pazienti con infezione da virus dell'immunodeficienza umana di tipo 1 multiresistente ( HIV-1 ) hanno opzioni di trattamento limitate....
Dolutegravir due volte al giorno nei bambini con tubercolosi associata all'infezione da virus HIV: farmacocinetica e sicurezza nell'ambito dello studio ODYSSEY
I bambini con tubercolosi associata all'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di terapia antiretrovirale...
Terapia antiretrovirale a base di Dolutegravir una volta al giorno nei neonati e bambini che vivono con l'infezione da HIV dall'età di 4 settimane: studio ODYSSEY
I bambini piccoli che vivono con l'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di trattamento....
Cabotegravir nella prevenzione dell'infezione da HIV-1 nelle donne: studio HPTN 084
La profilassi orale prima dell'esposizione è stata introdotta in più di 70 Paesi, di cui molti nell'Africa subsahariana, ma le...