Circoncisione maschile nella prevenzione dell’infezione da HSV-2 e HPV e della sifilide
La circoncisione maschile ha ridotto in maniera significativa in 3 studi clinici l’incidenza di infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ).
I Ricercatori della Johns Hopkins University a Baltimora ( Stati Uniti ) hanno valutato l’efficacia della circoncisione maschile per la prevenzione della infezione da herpes simplex di tipo 2 ( HSV-2 ) e papillomavirus ( HPV ) e della sifilide nei ragazzi adolescenti e negli uomini HIV negativi.
Sono stati arruolati 5.534 maschi HIV-negativi tra i 15 e i 49 anni in due studi clinici sulla circoncisione maschile nella prevenzione dell’infezione da HIV e di altre infezioni sessualmente trasmesse.
Il 61,3% ( n=3.393 ) erano sieronegativi per HSV-2 al momento dell’arruolamento. Tra i soggetti sieronegativi, 1.684 sono stati assegnati in modo random ad essere sottoposti a circoncisione immediata ( gruppo intervento ) e 1.709 a circoncisione dopo 24 mesi.
A 24 mesi la probabilità cumulativa di sieroconversione per HSV-2 è stata del 7,8% nel gruppo intervento e del 10,3% nel gruppo controllo ( hazard ratio aggiustata nel gruppo intervento, HR=0,72; P=0,008 ).
La prevalenza dei genotipi HPV ad alto rischio è stata del 18% nel gruppo intervento e del 27,9% nel gruppo controllo ( tasso di rischio aggiustato, RR=0,65; P=0,009 ).
Tuttavia non sono state osservate differenze significative tra i due gruppi per quanto riguarda l’incidenza di sifilide ( hazard ratio aggiustata, hr=1,10; P=0,44 ).
In conclusione, in aggiunta alla diminuzione dell’incidenza di infezioni da HIV, la circoncisione maschile ha ridotto in maniera significativa l’incidenza di infezione da HSV-2 e la prevalenza di infezione da HPV.
Queste osservazioni sottolineano i potenziali benefici in termini di salute pubblica di tale procedura. ( Xagena2009 )
Tobian AA et al, N Engl J Med 2009; 360: 1298-1309
Inf2009
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