Efficacia a 4 anni della profilassi con vaccino quadrivalente per il papillomavirus contro neoplasia intraepiteliale cervicale, vulvare e vaginale e verruche ano-genitali


È stata valutata l’efficacia profilattica del vaccino quadrivalente contro il papillomavirus umano ( HPV ) nella prevenzione di neoplasie intraepiteliali cervicali di basso grado, vulvari e vaginali e di verruche anogenitali ( condiloma acuminata ).

Sono stati presi in considerazione i dati di due studi internazionali, in doppio cieco, controllati con placebo e randomizzati, sull’efficacia del vaccino quadrivalente contro HPV ( Gardasil ), protocollo 013 ( FUTURE I ) e protocollo 015 ( FUTURE II ) ).

Gli studi hanno avuto una durata di 4 anni e i risultati riportati derivano dai dati finali dello studio a 42 mesi di follow-up.

Sono state arruolate negli studi tra dicembre 2001 e maggio 2003, 17.622 donne di età compresa tra 16 e 26 anni.
I maggiori criteri di esclusione sono stati il numero di partner sessuali nel corso della vita ( maggiore di 4 ), storia di risultati anomali all’esame dello striscio cervicale, e gravidanza.

Alle donne sono stati somministrati 3 dosi di vaccino quadrivalente contro HPV ( per i sierotipi 6, 11, 16, e 18 ) oppure placebo al giorno 1, mese 2 e mese 6.

Le principali misure di esito erano l’efficacia del vaccino contro la neoplasia intraepiteliale cervicale, vulvare e vaginale di grado I e il condiloma in una popolazione comprendente soggetti trattati con le 3 dosi di vaccino, con test negativi per i tipi di HPV rilevanti del vaccino al giorno 1 e rimasti negativi fino al mese 7, e che non avevano presentato violazioni maggiori del protocollo.

All’analisi per protocollo, l’efficacia del vaccino contro lesioni correlate ai tipi di HPV presenti nel vaccino è stata del 96% per la neoplasia intraepiteliale cervicale di grado I, 100% per la neoplasia intraepiteliale vulvare e vaginale di grado I e 99% per il condiloma.

L’efficacia del vaccino contro qualunque lesione ( indipendentemente dal tipo di HPV ) nella popolazione generalmente naive è stata del 30%, 75% e 48%, rispettivamente, per la neoplasia intraepiteliale cervicale, vulvare e vaginale di grado I, e 83% per il condiloma.

In conclusione, il vaccino quadrivalente contro HPV ha fornito una sostanziale protezione contro lesioni di basso grado attribuibili ai tipi di HPV ( 6, 11, 16 e 18 ) e una riduzione sostanziale nel peso di queste malattie nel corso dei 42 mesi di follow-up. ( Xagena2010 )

FUTURE I/II Study Group, BMJ 2010; 341: c3493


Inf2010 Farma2010 Onco2010


Indietro

Altri articoli

I pazienti con mieloma multiplo ( MM ) che non rispondono alla terapia iniziale hanno esiti peggiori rispetto ai pazienti...


In un studio di fase 2, Smart Start, i pazienti con linfoma a grandi cellule B naive-al-trattamento erano stati trattati...


I dati di uno studio di fase 2 hanno indicato che l'uso di un regime guidato dalla malattia minima residua...


Il vaccino quadrivalente contro il papillomavirus umano ( HPV ) ha dimostrato di prevenire infezioni e lesioni correlate all'HPV6, 11,...


I vaccini antinfluenzali derivati da colture cellulari possono consentire una più stretta corrispondenza antigenica con i ceppi circolanti del virus...


L'inerzia del trattamento è una barriera riconosciuta al controllo della pressione sanguigna e sono necessarie strategie di trattamento più semplici...


La classificazione istopatologica raccomandata per la diagnosi di tumore polmonare è la quinta edizione del bluebook della World Health Organization...


MenQuadfi è un vaccino che viene impiegato per proteggere adulti, adolescenti e bambini di età pari o superiore a 12...


I vaccini quadrivalenti e bivalenti contro il papillomavirus umano ( HPV ) oncogenico sono utilizzati in tutto il mondo con...


L'influenza stagionale rimane una minaccia sostanziale per la salute pubblica nonostante la disponibilità di vaccini derivati ​​dall'uovo e di altro...