Associazione tra numero di dosi di vaccino quadrivalente per il papillomavirus umano e incidenza di condilomi
La determinazione della dose di protezione di un vaccino è essenziale per minimizzare i costi del programma e aumentare la praticabilità di una vaccinazione di massa.
Attualmente, è consigliato un programma di vaccinazione di 3 dosi sia per il vaccino per il papillomavirus umano ( HPV ) quadrivalente sia per quello bivalente.
Sebbene l'obiettivo primario dei programmi di vaccinazione per il virus HPV sia quello di prevenire il cancro del collo dell'utero, anche i condilomi correlati ai tipi 6 e 11 di HPV vengono impediti dal vaccino quadrivalente e ciò rappresenta il primo esito misurabile di malattia prevenibile per il vaccino HPV.
È stata esaminata l'associazione tra vaccinazione quadrivalente HPV e prima occorrenza di condilomi in relazione alla dose del vaccino in una coorte aperta di donne di età compresa tra 10 e 24 anni che vivevano in Svezia ( n=1.045.165 ) tra il 2006 e il 2010 utilizzando i dati dei registri del sistema sanitario nazionale svedese.
Nel corso del follow-up sono stati identificati in totale di 20.383 casi incidenti di condilomi, tra cui 322 casi dopo aver ricevuto almeno 1 dose di vaccino.
Per le donne di età compresa tra 10 e 16 anni alla prima vaccinazione, l’assunzione delle 3 dosi è stata associata con un IRR di 0.18 per i condilomi, mentre l’assunzione delle 2 dosi era associata a un IRR di 0.29.
L’assunzione di 1 dose è stata associata con un IRR di 0.31, che corrisponde a un IRD di 384 casi per 100.000 anni-persona, rispetto a nessuna vaccinazione.
I valori IRD corrispondenti per 2 dosi sono stati di 400 casi, e per 3 dosi di 459 casi. Il numero di casi evitati tra 3 e 2 dosi è stato di 59 per 100.000 anni-persona.
In conclusione, sebbene la massima riduzione del rischio di condilomi sia stata osservata dopo aver ricevuto 3 dosi di vaccino quadrivalente HPV, anche l’assunzione di 2 dosi di vaccino è risultata associata a una notevole riduzione del rischio di condilomi.
Le implicazioni di questi risultati per il rapporto tra numero di dosi di vaccino e rischio di cancro cervicale richiedono ulteriori indagini. ( Xagena2014 )
Herweijer E et al, JAMA 2014; 311: 597-603
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