Combinazione a dose fissa di Sofosbuvir e Ledipasvir con e senza Ribavirina in pazienti con infezione da virus della epatite C di genotipo 1 naive al trattamento o precedentemente trattati


Il trattamento a base di Interferone non è adatto a molti pazienti con infezione da virus della epatite C ( HCV ) a causa di controindicazioni come malattia psichiatrica e un alto carico di eventi avversi.

Lo studio LONESTAR ha valutato efficacia e sicurezza di un regime senza Interferone basato sulla combinazione a dose fissa dell’inibitore della polimerasi nucleotidica Sofosbuvir ( 400 mg ) e l’inibitore di NS5A di HCV Ledipasvir ( 90 mg ), con e senza Ribavirina, in pazienti con infezione da virus dell’epatite C di genotipo 1 naive al trattamento o precedentemente trattati con un regime a base di inibitore della proteasi.

Per lo studio in aperto, sono stati arruolati 100 pazienti adulti ( età maggiore di 18 anni ) con infezione da HCV in un Centro statunitense alla fine del 2012.

La coorte A era costituita da 60 pazienti non-cirrotici e naive al trattamento, assegnati in maniera casuale, in un rapporto 1:1:1 e con stratificazione basata sul genotipo di HCV ( 1a versus 1b ), a ricevere Sofosbuvir più Ledipasvir per 8 settimane ( gruppo 1 ), Sofosbuvir più Ledipasvir e Ribavirina per 8 settimane ( gruppo 2 ), o a Sofosbuvir più Ledipasvir per 12 settimane ( gruppo 3 ).

Nella coorte B, 40 pazienti che avevano precedentemente sperimentato fallimento virologico dopo aver ricevuto un regime con inibitore della proteasi sono stati assegnati in maniera casuale, in un rapporto 1:1 e con stratificazione per genotipo e presenza o assenza di cirrosi, a ricevere Sofosbuvir più Ledipasvir per 12 settimane ( gruppo 4 ) o Sofosbuvir più Ledipasvir e Ribavirina per 12 settimane ( gruppo 5 ).

In totale, 22 ( 55% ) dei 40 pazienti della coorte B avevano cirrosi compensata.

L’endpoint primario era la risposta virologica sostenuta a 12 settimane dopo il trattamento ( SVR12 ), analizzato per intention-to-treat.

Nella coorte A, la risposta virologica sostenuta a 12 settimane è stata raggiunta da 19 ( 95% ) dei 20 pazienti nel gruppo 1, da 21 ( 100% ) su 21 nel gruppo 2 e da 18 ( 95% ) su 19 nel gruppo 3.

Nella coorte B, la risposta virologica sostenuta a 12 settimane è stata raggiunta da 18 ( 95% ) su 19 pazienti nel gruppo 4 e da tutti i 21 ( 100% ) pazienti nel gruppo 5.

Due pazienti hanno mostrato una recidiva virale; uno è stato perso al follow-up dopo aver raggiunto risposta virologica sostenuta 8 settimane dopo il trattamento.

Gli eventi avversi più comuni sono stati nausea, anemia, infezioni del tratto respiratorio superiore e cefalea.
Un paziente nel gruppo 5 è andato incontro a un episodio grave di anemia, che è stato ritenuto correlato al trattamento con Ribavirina.

In conclusione, questi risultati suggeriscono che la combinazione a dose fissa di Sofosbuvir e Ledipasvir, da sola o con Ribavirina, può potenzialmente curare la maggior parte dei pazienti con HCV di genotipo 1, indipendentemente dalla storia di trattamento o dalla presenza di cirrosi compensata.
Servono ulteriori studi clinici per stabilire la migliore durata del trattamento e per valutare ulteriormente il contributo di Ribavirina. ( Xagena2014 )

Lawitz E et al, Lancet 2014; 383: 515-523

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