Infezione da virus HIV: monitoraggio ECG dei pazienti naive al trattamento che assumono Invirase
La società farmaceutica Roche ha informato gli Operatori sanitari riguardo a nuove raccomandazioni per il monitoraggio ECG dei pazienti naive al trattamento che assumono Invirase ( Saquinavir ).
E’ stata sottolineata la necessità del monitoraggio ECG dopo l’inizio della terapia con Saquinavir / Ritonavir, specificandone la tempistica raccomandata.
Elevate concentrazioni plasmatiche di Saquinavir sono associate a un rischio di prolungamento dell’intervallo QT potenzialmente grave. È stato dimostrato che l’esposizione a Saquinavir è maggiore rispetto a quanto atteso durante il primo giorno di trattamento con Saquinavir / Ritonavir alla dose di 1000/100 mg due volte al giorno. Successivamente i livelli di saquinavir diminuiscono ( in conseguenza alla graduale induzione del CYP da parte di Ritonavir ). Pertanto, è stato deciso che durante la prima settimana di trattamento Saquinavir / Ritonavir deve essere somministrato alla dose di 500/100 mg due volte al giorno, come descritto di seguito.
In precedenza, per i pazienti che iniziavano la terapia alla dose piena di 1000/100 mg due volte al giorno, si raccomandava di eseguire un ECG dopo 3-4 giorni di trattamento con Saquinavir ( Invirase ), in base al tempo del prolungamento QT massimo indotto da Saquinavir.
Un recente studio ha dimostrato, però, che con le nuove raccomandazioni relative al regime terapeutico il prolungamento QT massimo si verifica intorno al giorno 10. Pertanto, la tempistica raccomandata per il controllo ECG è stata modificata.
Questo studio in aperto, della durata di 2 settimane, condotto su 23 pazienti con infezione da HIV-1, naive al trattamento che hanno iniziato la terapia con Invirase / Ritonavir, ha valutato l’effetto del regime posologico modificato ( Invirase/Ritonavir 500 /100 mg due volte al giorno in associazione a 2 inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa [ NRTI ] per i primi 7 giorni di trattamento seguiti da Invirase / Ritonavir 1000 /100 mg due volte al giorno in associazione a 2 NRTI nei successivi 7 giorni ) sull’intervallo QTc, sulla farmacocinetica, sulla viremia e sulla sicurezza.
I risultati ottenuti da questo studio hanno dimostrato
che la variazione media massima del valore denso pre-dose al basale del QTcF ( ΔQTcFdense ) ha raggiunto valori di picco il giorno 10 dello studio. Anche l’esposizione media a Saquinavir ( Cmax ) è risultata più elevata in assoluto il giorno 10.
L’indicazione rimane invariata: Invirase è indicato per il trattamento dei pazienti adulti con infezione da HIV-1. Invirase deve essere somministrato solo in associazione con Ritonavir e altri medicinali antiretrovirali.
Nuove informazioni di sicurezza aggiunte nel paragrafo Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego della scheda tecnica: Gestione clinica
Deve essere considerata la possibilità di eseguire esami elettrocardiografici prima di iniziare la terapia e
in follow-up dopo l’inizio della terapia, ad esempio in pazienti che assumono contemporaneamente medicinali noti per aumentare l’esposizione a Saquinavir. Nel caso in cui insorgano segni o sintomi che suggeriscono una aritmia cardiaca, si deve eseguire un monitoraggio ECG continuo.
Invirase potenziato con Ritonavir deve essere interrotto se le aritmie vengono dimostrate, o se si verifica un prolungamento dell’intervallo QT o PR.
Pazienti che iniziano la terapia con Invirase potenziato con Ritonavir:
a) prima dell’inizio della terapia deve essere eseguito un ECG su tutti i pazienti: i pazienti con un intervallo QT superiore a 450 msec non devono utilizzare Invirase potenziato con Ritonavir. Per i pazienti con un intervallo QT inferiore a 450 msec viene raccomandato di eseguire un ECG in corso di trattamento;
b) per i pazienti naive al trattamento che iniziano la terapia con Invirase / Ritonavir 500/100 mg due volte al giorno per i primi 7 giorni di trattamento seguiti da Invirase 1000 mg due volte al giorno con Ritonavir 100 mg due volte al giorno dopo 7 giorni e con un intervallo QT al basale inferiore a 450 msec, viene suggerito di eseguire un ECG in corso di trattamento dopo circa 10 giorni di terapia;
c) per i pazienti con un intervallo QT al basale inferiore a 450 msec, viene suggerito di eseguire un ECG in corso di trattamento dopo circa 3-4 giorni di terapia;
d) i pazienti che mostrano un successivo aumento dell’intervallo QT fino a superare 480 msec o un prolungamento rispetto al valore pre-trattamento inferiore a 20 msec devono interrompere Invirase potenziato con Ritonavir. ( Xagena2014 )
Fonte: AIFA, 2014
Inf2014 Cardio2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Terapia antivirale ed esiti a 10 anni nel carcinoma epatocellulare resecato correlato al virus dell'epatite B e delll'epatite C
Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale in gravidanza
Il virus respiratorio sinciziale ( VRS ) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi...
Conservazione del sito di legame di Nirsevimab nella glicoproteina di fusione del virus respiratorio sinciziale in tutto il mondo tra il 1956 e il 2021
Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...
Arexvy, vaccino per proteggere dalla malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale
Arexvy è un vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni in grado di proteggere dalla malattia...
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...