La meningite infettiva può essere causata da virus, batteri e funghi
La meningite è una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale ( le meningi ). Generalmente riconosce una causa infettiva, tuttavia esistono anche forme non-infettive ( es. da farmaci, da neoplasia ). La meningite infettiva può essere causata da virus, batteri e miceti ( funghi ).
Quella virale, detta anche meningite asettica, è la forma più comune; di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell'arco di 7-10 giorni.
La forma batterica, invece, è più rara ma estremamente più grave e può avere anche conseguenze letali.
La meningite da funghi o miceti si manifesta soprattutto in persone con deficit della risposta immunitaria e può rappresentare un pericolo per la vita.
Quali sono le cause della meningite infettiva ?
La meningite infettiva può essere causata da virus, batteri e funghi o miceti.
Gli agenti batterici sono diversi e il più temuto, sebbene non sia il più frequente, è la Neisseria meningitidis ( meningococco ), di cui esistono diversi sierogruppi; quelli che causano malattia nell’uomo sono A, B, C, Y, W135 e meno frequentemente X. In Italia e in Europa i sierogruppi B e C sono i più frequenti. Altri agenti batterici causa di meningite sono Streptococcus pneumoniae ( pneumococco ) ed Haemophilus influenzae.
Gli agenti virali i più comuni sono l'herpesvirus, l'enterovirus, il virus dell’influenza.
La meningite da funghi o miceti si manifesta soprattutto in persone con deficit immunologico.
Come si trasmette ?
La malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, con gli starnuti o mentre si parla. Affinché il contagio avvenga è, comunque, necessario essere a contatto stretto e prolungato con la persona infetta o trovarsi in ambienti molto affollati. Infatti, la propagazione dell’agente patogeno generalmente non supera il raggio di due metri dalla fonte.
Tuttavia, l'essere esposti a uno di questi patogeni non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia: Per molti agenti patogeni ( come meningococco, pneumococco ed emofilo ), infatti, è frequente lo stato di portatore, cioè di individuo sano, nel cui faringe risiedono questi batteri, senza alcuna sintomatologia e senza un aumentato rischio di sviluppare la malattia.
Come si sviluppa l'infezione nell'organismo ?
Solitamente, l'infezione origina in un altro punto del corpo, da cui gli agenti possono raggiungere le meningi attraverso il flusso sanguigno. La meningite può però anche rappresentare l’evoluzione di una otite o sinusite o direttamente da un'infezione a livello cerebrale derivata da una frattura del cranio. La presenza del microorganismo nel sangue può anche dare quadri di batteriemia e sepsi.
Qual è il periodo di incubazione della malattia ?
ll tempo può variare a seconda dell'agente causale e della presentazione clinica. Il periodo di incubazione della meningite virale va dai 3 ai 6 giorni; per la forma batterica il periodo di incubazione può essere più lungo, dai 2 ai 10 giorni ( tempo massimo previsto per la sorveglianza sanitaria ). La malattia è contagiosa soltanto durante la fase acuta e nei giorni immediatamente precedenti l’esordio.
Quali sono i sintomi ?
I primi sintomi possono essere aspecifici: sonnolenza, cefalea, inappetenza. In genere, però, dopo 2-3 giorni i sintomi peggiorano e compaiono nausea e vomito, febbre, pallore, fotosensibilità; segni tipici sono la rigidità della nuca e quella all'estensione della gamba.
Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti, mentre possono essere presenti pianto continuo, irritabilità e sonnolenza, al di sopra della norma, e scarso appetito. A volte si nota l'ingrossamento della testa, soprattutto nei punti non ancora saldati completamente ( fontanelle ).
La meningite e la sepsi meningococca si possono anche presentare con forme fulminanti, con il peggioramento delle condizioni in poche ore, e la comparsa di petecchie ( piccole macchie rossastre o violacee dovute a micro-emorragie dei vasi ).
Come si diagnostica ?
La diagnosi precoce è fondamentale per una prognosi più favorevole della malattia. In presenza di un sospetto è bene rivolgersi immediatamente al proprio medico che valuterà l’opportunità di un ricovero ospedaliero. L'esame cardine della diagnostica è l'analisi del liquido spinale ( liquor ), attraverso la puntura lombare, con analisi citochimica, colturale e di biologia molecolare.
Come si cura ?
Il trattamento deve essere tempestivo. La meningite batterica viene trattata con antibiotici; la cura è più efficace se il ceppo responsabile dell'infezione viene caratterizzato e identificato. Nel caso di meningiti virali, la terapia antibiotica non è appropriata, ma la malattia è meno grave e i sintomi si risolvono di solito nel corso di una settimana, senza necessità di alcuna terapia specifica, ma solo di supporto.
L’identificazione dell’agente che causa la malattia è importante, sia per orientare la terapia antibiotica del paziente, sia per definire la necessità della profilassi dei contatti.
Come si previene l’infezione ?
La vaccinazione è, sicuramente, lo strumento più efficace per la prevenzione della meningite batterica. In Italia sono disponibili diversi vaccini contro la meningite.
La vaccinazione contro Haemophilus Influenzae B ( emofilo tipo B ) è solitamente effettuata insieme a quella antitetanica, antidifterica, antipertosse, antipolio e anti epatite B, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino, come da calendario vaccinale italiano. Non sono necessari ulteriori richiami.
La vaccinazione contro Streptococcus pneumoniae ( pneumococco ) va somministrata in 3 dosi, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino.
La vaccinazione contro Neisseria meningitidis C ( meningococco C ) prevede una sola dose a 13 mesi. E' raccomandata anche per gli adolescenti suscettibili. Per chi è stato vaccinato da bambino, la necessità di un richiamo nell’adolescenza è allo studio.
La vaccinazione contro Neisseria meningitidis B ( meningococco B ) prevede schedule vaccinali differenti per numero di dosi, a seconda dell’età di inizio della vaccinazione. Ad esempio, prima dei 6 mesi di vita del bambino viene generalmente seguita una schedula a 4 dosi ( 3°, 4°. 6° e 13° mese di vita ).
La vaccinazione quadrivalente contro il meningococco A-C-Y-W135 conferisce protezione nei confronti della meningite causata da 4 diversi sierogruppi di meningococco, e consiste nella somministrazione di una singola dose a partire dai 12 mesi di età. ( Xagena2016 )
Fonte: Ministero della Salute, 2016
Inf2016 Pedia2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Terapia antivirale ed esiti a 10 anni nel carcinoma epatocellulare resecato correlato al virus dell'epatite B e delll'epatite C
Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale in gravidanza
Il virus respiratorio sinciziale ( VRS ) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi...
Conservazione del sito di legame di Nirsevimab nella glicoproteina di fusione del virus respiratorio sinciziale in tutto il mondo tra il 1956 e il 2021
Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...
Arexvy, vaccino per proteggere dalla malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale
Arexvy è un vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni in grado di proteggere dalla malattia...
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...